La penna degli Altri 07/10/2025 08:41
L'intervista a Ince, l'amico rapper di Soulè: «Mati pugile come Ali»

CORSERA - «Destro e sinistro, Mati Soulé». Come nel ritornello cantato dal rapper Ince, ogni volta che l'argentino tocca il pallone, i romanisti sorridono. È successo ancora contro la Fiorentina. Parte il sinistro: gol, dopo il tacco di Dovbyk. Stavolta però niente pugni alzati, niente uno-due da pugile come con il Verona, il gesto promesso al tifoso numero uno: Ince, al secolo Simone Liberatori, classe 2000 di Ciampino.
Ince, come nasce la promessa?
«Qualche settimana fa gli ho mandato un videomessag-gio tramite un giornalista, dicendogli: "Ti ho preso al fan-tacalcio, sei il mio pupillo. Ho una richiesta da farti, esultare, al prossimo gol facendo "destro, sinistro" come nella mia canzone Soulé».
Un colpo di fulmine calcistico: perché proprio lui?
«Mati ha uno stile unico. È un talento puro. Veloce, tecnico, sposta la palla da destra a sinistra come un pugile sul ring. Un Muhammad Ali sull'erba. Invitatemi a Trigoria: voglio abbracciarlo».
Difetti?
«Nessuno. È educato, paca-to... forse dovrebbe fare un po' più il coatto, ma arriverà anche quello».
Vi siete sentiti?
«Sì, ma solo online. Prima che uscisse la canzone avevo fatto qualche spoiler su Instagram e lui nelle storie mi rispondeva con "vamos fratè!". Poi ci siamo scritti, mi ha detto di spingere con la musica. So che ha fatto ascoltare il pezzo pure negli spogliatoi».
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