La penna degli Altri 29/10/2025 07:51

Gasp e baby Cuesta: 37 anni di differenza e identico entusiasmo

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Quando Gian Piero Gasperini iniziò il suo percorso da allenatore, Carlos Cuesta doveva ancora nascere. Era il 1994, Gasp si sedeva in panchina con le squadre giovanili della Juventus, mentre lo spagnolo sarebbe venuto al mondo l'anno successivo. Oggi i due si sfidano all'Olimpico: il tecnico più anziano e quello più giovane della Serie A. Anche questo è un motivo che impreziosisce e aiuta a inquadrare il duello tra Roma e Parma. (...) Da vice Arteta, quando lavorava all'Arsenal, Cuesta ha affrontato l'Atalanta di Gasp in Champions League: gara tosta, 0-0 a Bergamo nel settembre del 2024, con un rigore sbagliato da Retegui. Cuesta, ragazzo preparato che annota tutto e tutto analizza, non avrà dimenticato quell'esperienza, anche se oggi, all'Olimpico, gli interpreti sono diversi: Roma non è l'Atalanta e, soprattutto, il Parma non è l'Arsenal. Se Gasp sta cercando di plasmare i giallorossi secondo i principi tecnici e tattici con cui ha lanciato l'Atalanta tra le grandi d'Europa, e considerando che è in testa alla classifica, bisogna
ammettere che il lavoro procede piuttosto velocemente, Cuesta è ancora alle prese con il processo di crescita della sua squadra. (...) Una cosa Gasp e Cuesta ce l'hanno in comune: l'entusiasmo. Il primo, dopo gli anni di gloria all'Atalanta, si è tuffato in una nuova avventura con lo spirito di un bambino che va al parco giochi: ha sì considerato i rischi, ma non se n'è lasciato condizionare. E Cuesta, pur avendo i fari puntati addosso per via della giovane età, ha dimostrato un equilibrio caratteriale che non è semplice trovare in un trentenne. Alla fine, se si è bravi e si ha passione, la carta d'identità conta poco.

(gasport)