La penna degli Altri 11/08/2025 08:51
EL AYNAOUI: “Io il nuovo Nainggolan? Magari, sarebbe un onore”

IL MESSAGGERO - Il calcio, a volte, sa essere anche galantuomo. Giusto il tempo di capire dove si trovasse, assimilare le indicazioni tattiche e atletiche di Gasperini e Neil El Aynaoui ha già fatto capire perché la Roma ha creduto in lui.
Vogliamo partire dai commenti bloccati sui social?
"Veramente non mi va molto di trattare questo argomento, ormai è passato. Quello che posso dire però è che voglio soltanto lavorare, dare tutto sul campo anche per far cambiare idea a chi ha espresso un'opinione ancor prima di conoscermi".
E allora stiliamo un primo bilancio.
"Stiamo lavorando molto bene. con intensità. Adesso avremo qualche giorno per recuperare le energie e poi ripartiremo a Trigoria dalla prossima settimana in vista dell'inizio del campionato".
Contro l'Everton è tornato a giocare più avanti, è il ruolo dove può trovarsi meglio?
"Non ho una posizione preferita, sabato Gasperini mi ha schierato un po' più avanti, ma io gioco dove la Roma ha bisogno di me".
Come va l'affiatamento con Koné?
"Il fatto di essere entrambi francesi ed essere cresciuti nello stesso campionato ci aiuta. C'è già un feeling con lui, che va però perfezionato giorno dopo giorno. Non saprei dire quanto tempo ci vorrà, ma evidentemente miglioreremo ogni gara".
Come sta lavorando per trasformarsi in un giocatore completo?
"Il mio è un ruolo che deve per forza guardare al collettivo. Quando fai il centrocampista non pensi alle iniziative individuali, devi ragionare con e per la squadra. A volte fai parte di una catena sulla lascia, altre ti devi regolare coi tuoi compagni. Penso che per fortuna le mie caratteristiche si sposano bene a entrambe le fasi di gioco, sia quando c'è da difendere sia quando c'è da attaccare".
Ha un modello al quale si ispira?
"Iniesta ma ovviamente non mi metto neanche in competizione con lui".
A proposito del centrocampista box to box: nella Roma ha giocato, nemmeno troppi anni fa, Nainggolan. Le somiglia?
"Per me anche solo essere accostato a lui è un grande complimento, si tratta di un giocatore che ha fatto la storia della Roma. Magari".
La difficoltà maggiore che ha incontrato in questo mese?
"Questa è la prima volta che nella mia carriera lascio la Francia per giocare all'estero. Però fin dal primo giorno quando sono arrivato mi sono sentito accolto e voluto bene dalla società, dallo staff tecnico e dai miei nuovi compagni. Questo mi ha molto facilitato
nel primo periodo".
Le principali avversarie per un posto in Champions?
"Mi manca ancora la conoscenza del campionato sul campo, al di la di quello che uno può leggere, sentire o vedere da lontano. Direi però, banalmente, tutte quelle che ci sono arrivate sopra in campionato lo scorso anno. Questo gap possiamo e vogliamo colmarlo. È il nostro obiettivo".
Prima di essere ingaggiato aveva mai visto una gara della Roma?
"In Francia negli ultimi anni è diventato più difficile, per una questione di diritti televisivi, seguire la Serie A. Ho un ricordo però legato a un Roma-Juventus, c'era ancora Digne alla Roma".
(Il Messaggero)