La penna degli Altri 01/08/2025 15:34
Lega Serie A, Simonelli: "Avrei voluto giocare la prima giornata negli USA. Anticiperei le partite serali alle 20"

CORSERA - Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sull'idea di giocare la prima giornata del campionato all'estero. Ecco le sue dichiarazioni.
Quali sono le urgenze del calcio?
«La prima è legata al discorso stadi, una vera emergenza per il Paese. Faccio una battuta: per fortuna non siamo degli appassionati bevitori di birra, altrimenti sarebbe un problema andare in bagno negli impianti. Il problema va affrontato non solo in vista di Euro 2032».
Le altre?
«I temi fiscali: se vogliamo rinverdire i fasti della Nazionale occorre investire sui vivai e in tal caso servono degli sgravi. Infine la pirateria, la madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto “pezzotto”, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale».
La preoccupa la situazione finanziaria dei nostri club?
«I conti economici destano allarme in tutta Europa, ma a breve licenzieremo un provvedimento sulla sostenibilità. Stiamo lavorando in collaborazione con la Figc». Non rivela quale sarà questa mossa economica concertata…
De Laurentiis ha usato toni duri per lo stato economico del calcio in Italia. Esagerato?
«Non vedo scenari apocalittici: i diritti tv domestici sono stati venduti fino al 2029. Certo ora ci dobbiamo concentrare sulla cessione dei diritti all’estero, settore dove dobbiamo migliorare. Ecco perché mi sarebbe piaciuto disputare tutta la prima giornata lontano dall’Italia».
Dove?
«Negli Usa, avevo ricevuto una proposta economica. Sarebbe bello poterlo fare in futuro, quando magari ci saranno regole più permissive».
Ci sono troppi stranieri nel campionato?
«Non conta il numero, ma se sono di qualità. Sono arrivati Modric, De Bruyne, David, Noa Lang, Baturina. Servono i campioni per vendere le partite all’estero: anche io vorrei i nuovi Totti e Del Piero, ma non ci sono. Prima l’alto numero di stranieri nel nostro campionato veniva associato con i benefici fiscali del Decreto Crescita. Ora quel decreto, che ha dato indubbi risultati positivi, non è più in vigore, ma il numero di giocatori comprati all’estero è aumentato».
Cosa vorrebbe cambiare?
«Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20».