La penna degli Altri 18/06/2025 07:07

La ricetta di Gasp

New Coach Gian Piero Gasperini Press Conference

LEGGO (F. BALZANI) - Il giorno di Gasp nelle ore dell’addio di Ghisolfi. È stato un 17 giugno decisamente movimentato in casa Roma. La mattina ha portato la notizia della risoluzione del contratto del ds francese e del CFO Lorenzo Vitali. Uno scossone improvviso dovuto al malumore dei Friedkin che ora dovranno sostituire Ghisolfi visto che il mercato estivo è iniziato. In pole Massara, subito dietro Planes (ex Barça) e Pradè. Qualche ora dopo Gasperini si è presentato alla stampa con parole chiare e con al fianco un Ranieri in veste dirigenziale. «Ho scelto Gian Piero perché sono convinto che Roma ha bisogno di una personalità forte, di uno che è sempre incavolato e vuole migliorare continuamente. Gli offriamo un anno per farsi capire, chiedo ai tifosi di stare dietro a lui come sono stati a me», la presentazione di Ranieri che è tornato anche sul tema nazionale («Rispetto l’Italia, ma io sono della Roma») e sul fair play finanziario: «Dovremo rientrare in certi paletti al 30 giugno 2026, poi avremo più libertà». Quella che avrà da subito Gasperini. «Ho preferito la Roma alla Juve - ha chiarito subito -. Ho avuto la sensazione che fosse la strada giusta, al di là dei rischi che mi vengono elencati (ride, ndr). Qui sento di poter incidere e ho visto l’entusiasmo dei Friedkin. Hanno voglia di fare una grande Roma». Che poi spiega il percorso: «L’obiettivo è tornare in Champions. Negli ultimi 6 anni ci sono state difficoltà, dobbiamo correggere qualcosa. Se il Napoli è riuscito a vincere lo scudetto due volte e se Parigi è diventata una capitale anche del calcio, vuol dire che si può fare anche fuori da Torino o Milano. Mi aspetto un mercato in entrata che possa portare un miglioramento, non faremo una rivoluzione, ma la Roma ha bisogno di nuove figure». E in questo senso lancia segnali a tutti. «Dybala spero abbia una buona salute. Il mio prospetto di squadra deve essere chiaro per tutti, tutti devono spingere al di là dei personalismi. Pellegrini? Deve avere lo spirito di fare la miglior stagione della sua carriera. Attaccanti? Ora partiamo da quello che c'è (Dovbyk e Abraham, ndr) poi vedremo strada facendo il mercato cosa ci dirà»