La penna degli Altri 01/03/2025 08:21

Ranieri: «Col Como sarà dura. De Rossi? Non ora»

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IL TEMPO (L. PES) - Come dal dentista. Dal Como al Como la Roma non si è più fermata vincendo sette gare e pareggiandone tre con l'Europa che ora dista solo quattro punti. Ma Ranieri teme la squadra di Fabregas che lo ha battuto all'andata e dopo il mercato di gennaio ha aumentato il passo staccandosi dalla zona calda della classifica. «Sono come il Parma degli anni Novanta, è una squadra destinata a salire tanto. Oltre non posso dire. Se non aggiungere una cosa: tempo fa Guardiola diceva che affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista. Ecco, affrontare il Como adesso è come andare dal dentista, senza anestesia. Questo io mi aspetto domenica. Sarà una partita difficilissima, dove dovremo essere super attenti, super preparati ad ogni evenienza. Sono bravi, bravi, bravi». Un elogio non da poco quello fatto alla squadra lombarda e, in precedenza, anche al suo allenatore che già dopo il match col Monza Sir Claudio aveva promosso. «Non so se sarebbe pronto per la Roma. Io vi posso dire che questo ragazzo in 3-4 anni al top». Allenatore, appunto, un tema che per un gigante-sco paradosso viene affrontato da quando Ranieri è tornato a Roma. Lui fino a giugno, poi un successore scelto, anzi, suggerito, proprio dalla guida giallorossa. Ma guai a chiedere nomi. «Mi hanno preso anche con questa mansione, io posso consigliare, poi sarà la proprietà a dire questo o quello. Il mio com-pito è dare un ampio ventaglio di persone che possono guidare Le Roma. Questo è quello che io farò». Torna a riecheggiare anche il nome di De Rossi, sul quale, però, sollecitato il tecnico è stato chiaro: «Ho visto anche le interviste di Walter Sabatini. Da quello che mi hanno detto è un grande allenatore. Io concordo. Deve fare il suo percorso e poi tornerà alla Roma più forte di quello che è stato qua». Non ora, quindi, ma in futuro sì. Dopo la dura risposta su Farioli di fine gennaio arriva un'altra esclusione per la panchina. Probabilmente una sorta di patto con la famiglia Friedkin dopo l'addio dell'ex Sedici. Tornare quando sarà più pronto dopo essere cresciuto altrove. Ieri, tra l'altro, l'ex capitano giallorosso è stato protagonista della presentazione del libro «Il grande romanzo della Roma». Così sull'importanza e il significato del club. «Mi viene da dire che è un bel momento, in cui siamo tutti membri uguali di una grande famiglia: ognuno può viverla a modo suo, chi tifandola, chi dedicandole una carriera». «Vi lasciamo scivere tutti i giorni così riempite le pagine» ha detto scherzosamente nella conferenza stampa di presentazione del match contro il Como. Gara dove la Roma non può permettersi errori per continuare la rincorsa ad un posto nelle coppe. L'unico dubbio riguarda Dovbyk. L'ucraino si è allenato solo ieri parzialmente col gruppo e difficilmente sarà titolare nel match dell'Olimpico. Il tecnico giallorosso ne ha parlato anche in chiave futura. «Intanto, godiamocelo quest'anno. ll ragazzo sta migliorando, da domani (oggi) dovrebbe essere a mia disposizione. Poi vediamo, siamo tutti sotto esame, nel calcio. Non Dovbyk, ma tutti, dal numero 1 al numero 26 in rosa».