La penna degli Altri 10/03/2025 08:50

"Il finale? Ho una certa età... Non molliamo"

Ranieri venezia-roma

IL TEMPO (F. BIAFORA) - Bastone e carota. Ancora una volta. «Sono una persona di una certa età, non mi possono far stare sul chi va là fino alla fine. Ero convinto di far bene con questa Roma, anche se non così tanto. Abbiamo giocato con grande determinazione e spirito di sacrificio». Ranieri, che sta facendo trottare la Roma ad un ritmo forsennato, continua ad usare carezze e bacchettate per il suo gruppo, anche dopo la vittoria per 1-0 in casa dell'Empoli. Un successo che poteva essere molto più rotondo con maggiore precisione sotto porta e che nel finale ha rischiato anche di trasformarsi in una beffa incredibile. Il tecnico giallorosso però non può che essere soddisfatto per l'ennesimo risultato positivo, con la squadra che, nonostante le grandi rotazioni e gli impegni infrasettimanali europei a drenare energie, sta avendo un ruolino di marcia da schiacciasassi. Dal suo arrivo dopo l'esonero di Juric sono dieci le volte in cui sono stati portati i tre punti a casa, su un totale di 16 partite in A. E nelle ultime 10 è imbattuta, con 8 vittorie, 2 pareggi, 19 reti realizzate e appena 6 subite. Numeri che, se proiettati sull'intera stagione, metterebbero la Roma nella lista delle squadre che rincorrono l'Inter per contenderle lo scudetto.

E su questo Ranieri non può che dar meriti ai giocatori, bravi a seguirlo in tutto e per tutto: «Ho messo ragazzi che sapevo avessero fame di giocare, ho lasciato chi aveva speso tantissimo in campo e adesso possiamo preparare la gara di Bilbao. Mi è piaciuta tutta la squadra, ma i cavalli si vedono all'arrivo. Stiamo facendo bene, sono contento ma ci mancano tanti piccoli particolari difficili da mettere a punto. Quando giochi con una squadra che lotta per non retrocedere devi dare tutto fino all'ultimo. È un peccato non averla chiusa, ma non si può allenare il cinismo». Passando ai singoli l'allenatore ha cercato di rincuorare ShomurodovEra dispiaciuto, ma ci ha risolto tante partite»), elogiato HummelsMi è piaciuto molto») ed ha punto qualcuno, senza farne il nome: «C'è chi ha giocato per sé stesso. Ma non dico chi è». Altro tema su cui si è soffermato è quello relativo a Pellegrini, per cui ha speso importanti parole di stima: «Il capitano ci ha deliziato, soprattutto nel primo tempo. Ha sempre giocato per la squadra, facendo una gara di quantità e di qualità. Io gliel'ho detto che non è lui a essere cambiato, ma io dovevo cercare cosa non andasse in lui. Il fatto è che ora gli arbitri hanno cambiato modo di arbitrare e lui è rimasto un po' indietro in questo. Non si deve fermare».

E Pellegrini sta apprezzando i consigli paterni di Ranieri: «Sono contento del rapporto che ho con lui, sa la stima che ho di lui e sa quanto sono contento che sia arrivato a darci una mano. Non c'è dubbio che io cerchi di migliorare in qualsiasi cosa lui mi chieda». Un'unione di intenti che tutti riescono a vedere sul campo, dove la differenza tra titolari e riserve è stata quasi del tutto annullata.