La penna degli Altri 29/11/2024 08:30

Altra panchina e mal di pancia Le Fée

Enzo Le Fée Verona Roma

IL TEMPO (F. BIAFORA) - Ancora una panchina. Anzi, ancora 90 minuti in panchina. E una retrocessione all'ultimo posto nelle gerarchie del centrocampo. E' stata una prima porzione abbondante di stagione tutt'altro che serena per Le Fée, che a differenza di qualche compagno di squadra non ha beneficiato del secondo cambio in panchina e per ora non sembra essere un calciatore che ha particolarmente colpito Ranieri. Con annessi mal di pancia del ragazzo. Nonostante sia difficile emettere una sentenza dopo appena due partite della nuova gestione del tecnico giallorosso, è già sotto gli occhi di tutti che il francese non sia una prima scelta in mediana: con il Napoli sono partiti dal primo minuto Koné e Cristante, con Pellegrini in posizione più avanzata e Pisilli spostato sulla fascia, mentre con il Tottenham è stato Paredes ad affiancare l'ex Borussia Monchengladbach al centro del campo. E Le Fée è rimasto a bocca asciutta.

La questione, con il calciomercato di gennaio alle porte, è alquanto singolare, visto che è stato proprio lui il primo acquisto dell'era Ghisolfi alla guida della direzione sportiva della Roma. Pagato 23 milioni di euro - sulla cifra c'è lo zampino dell'ex Ceo Souloukou, a sentire i rumors in casa Rennes si sarebbe potuto prendere ad un paio di milioni in meno - ha fin qui giocato soltanto in cinque occasioni da titolare (365 minuti complessivi), penalizzato anche dalla distorsione del collaterale subita a fine agosto, che lo ha costretto all'indisponibilità per sei gare. Tornato dall'infortunio rimediato con l'Empoli, ha poi conquistato solo in parte la fiducia di Juric, che lo ha messo in campo dal primo minuto consecutivamente con Torino, Verona e Union, prima di accantonarlo contro il Bologna, con l'esonero arrivato al triplice fischio di quel match. Da capire quale sarà nei prossimi mesi l'utilizzo che ne vorrà fare Ranieri, uno comunque abituato a cambiare velocemente le carte in tavola. E magari a far sparire l'insoddisfazione di un singolo giocatore.