La penna degli Altri 16/02/2024 09:03

IL PUNTO DEL VENERDI’ - CARMELLINI: "Segnali di crescita evidenti" - D'UBALDO: "Ma è una squadra senza futuro"

IL PUNTO DEL LUNEDI

All'indomani del pareggio di Rotterdam, sui quotidiani si analizza la prova della Roma di De Rossi, una gara che ha visto i giallorossi crescere, scrive Tiziano Carmellini de Il Tempo: "I segnali di crescita dei giallorossi sono comunque evidenti: la squadra gioca meglio, va più in verticale e sembra aver meno paura del passato. O semplicemente gioca più libera di testa". Futuro preoccupante invece per Guido D'Ubaldo del Corriere dello Sport: "Ma il problema è più in generale. Questa è una squadra senza futuro, tra scadenze di contratto e prestiti che non saranno riscattati ci saranno almeno dieci partenze, la rosa per il prossimo anno sarà molto diversa, comunque con un mercato che sarà ancora difficile peri paletti imposti dal Fair Play Finanziario."


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


I. ZAZZARONI - CORRIERE DELLO SPORT

Feyenoord-Roma punto per punto: la sintesi è chiarezza. Primo punto: la Roma ha giocato meglio e più degli olandesi, che nel secondo tempo mi sono sembrati in qualche modo sorpresi, se non addirittura intimiditi. Solo nei minuti finali hanno tentato qualcosa di serio. Pensavo peggio. (...) Terzo: il vantaggio del Feyenoord è figlio dell’ennesima distrazione difensiva del duo Llorente-Spinazzola. Anche Karsdorp ha concesso troppo spazio agli avversari in almeno quattro occasioni. Il rientro di Smalling, se in condizioni accettabili, e quello di N’Dicka possono garantire più solidità e personalità. (...) Sesto e ultimo, per ora: Pellegrini, Spinazzola, in campo per mezz’ora, e Karsdorp hanno una tempra e una voglia diverse rispetto a un mese fa (ci può stare). Quest’ultimo ha però limiti evidenti e un solo vantaggio: Celik e il fuori eurolista Kristensen sono peggio di lui.


G.D'UBALDO - CORSPORT

La Roma esce con un buon pareggio dal De Kuip di Rotterdam, ma ha rischiato di rovinare tutto. Al termine di un buon   primo si è ritrovata in svantaggio per il solito errore difensivo, un gol come ne ha presi tanti in questa stagione. Nella ripresa ci ha pensato Lukaku a evitare la sconfitta. Giovedì per passare il turno bisognerà chiudere la pratica contro gli olandesi., che quando affrontano la Roma non hanno mai vita facile, sia con Mourinho che con De Rossi in panchina. La squadra di Daniele ha fatto la sua partita. Ha affrontato il Feyenoord con il 4-3-3, ha interpretatola gara senza paura, ordinata, non si è fatta schiacciare nella propria metà campo, è riuscita ad essere pericolosa nelle ripartenze. (...) Ma il problema è più in generale. Questa è una squadra senza futuro, tra scadenze di contratto e prestiti che non saranno riscattati ci saranno almeno dieci partenze, la rosa per il prossimo anno sarà molto diversa, comunque con un mercato che sarà ancora difficile peri paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Ci sono giocatori che hanno fatto il loro tempo, a cominciare da Karsdorp. La Roma continua ad avena lacune sulle fasce. L'olandese è in giallorosso dal 2017, a parte la parentesi del ritorno in prestito al Feyenoord nel 2019-20. Ha avuto diversi interventi chirurgici, è finito fuori rosa dopo un litigio con Mourinho. La Roma nel corso degli anni ha cercato di cederlo, senza fortuna. Sabato scorso ha avuto grosse responsabilità nella sconfitta contro l'Inter. Anche Spinazzola era stato ceduto all'Inter in cambio di Politano, poi i nerazzusi ci ripensarono e il trasferimento saltò. Purtroppo dopo l'infortunio al tendine (non il primo grave della sua cartiera) non è più, il terzino  ammirato all'Europeo. (...)


U. TRANI - CORSPORT

L'investitura definitiva nella serata in Olanda. De Rossi, ridisegnando a sua immagine e somigliami la Roma dopo l'esonero di Mourinho, si è scelto il suo sosia in campo (e non c'entra il numero di maglia che è lo stesso). Così Daniele, ritrovato Leandro Paredes a Trigoria, gli ha cucito addosso quello che è stato, soprattutto nel finale della carriera, il suo ruolo. E ovviamente nel 4-3-3 che ha scelto per la virata tattica del post Mou. La posizione che ha dato a Leandro è quella che l'attuale allenatore giallorosso ha avuto da Luis Enrique. Basso in mezzo ai centrali difensivi. (...)  Tocca a lui decidere il ritmo, verticalizzare o spostare il gioco da una fascia all'altra. Al de Kuip, la vasca del Feyenoord, Leandro ha confermato di gradire il ruolo e si calato perfettamente nella parte. Ha comandato come
gli chiede De Rossi, seguendo proprio i suggerimenti di chi se ne intende, ha alzato il livello del suo rendimento in partita. E, a prescindere dalla traversa colpita nel primo tempo sullo 0-0, è finalmente riuscito a velocizzare la manovra. La grande differenza è proprio nella rapidità con cui ha smistata il pallone ai compagni. Rispetto alla precedente gestione tecnica, adesso gioca a un torto e questo favorisce di sicuro i compagni. (...)


T. CARMELLINI - IL TEMPO

Buona la prima per De Rossi in Europa: almeno se si considerano i centottanta minuti. La Roma torna dall'Olanda con un pareggio che le va un po' stretto ma fa ben sperare in vista della gara di ritorno in programma giovedì prossimo all'Olimpico (ore 21). Anche se l'andata del playoff di Europa League è stata tutt'altro che una passeggiata per De Rossi & Co. in un clima caldissimo (stadio De Kuip pieno come mai prima) e senza tifosi a seguito. (...) Per andare agli ottavi di coppa ai giallorossi servirà la spinta dell'Olimpico in una gara per nulla scontata. Certo De Rossi & Co. avranno il vantaggio della gara d'andata, ma nulla è deciso e gli olandesi di uscire ancora una volta per mano dei giallorossi non ne vorranno sapere. I segnali di crescita dei giallorossi sono comunque evidenti: la squadra gioca meglio, va più in verticale e sembra aver meno paura del passato. O semplicemente gioca più libera di testa: un bel segnale in vista della sfida di ritorno. Ma prima il Frosinone. Domenica alle 18 si torna con la testa al campionato e in calendario c'è una trasferta tutt'altro che semplice contro una squadra che ha un maledetto bisogno di punti. Impossibile fare conti, bisognerà giocarle: tutte, una alla volta cercando di fare il meglio e soprattutto evitando distrazioni che possono essere fatali tanto in campionato quanto in coppa.