La penna degli Altri 13/02/2024 08:57
Dallo sceicco di Perugia al Viperetta: quelle folli trattative giallorosse
Il vento d’Arabia continua a soffiare forte e le voci di un possibile acquisto del club non si placano. I tifosi della Roma sognano ma con cautela. Galleggiando nel limbo, tra l’esaltazione per il nuovo Paperon de’ Paperoni e preoccupazione di un nuovo bluff. Perché la storia giallorossa è piena di sedicenti acquirenti, pieni di soldi e ambizioni, pronti a rendere la Roma la squadra più ricca e forte del mondo. Dai sogni di mezza estate vissuti nel 2013 con Adnan Adel Aref Al-Qaddumi Al-Shtewi, lo sceicco tarocco made in Perugia. Passando per i più recenti sogni di gloria di Massimo Ferrero e dell’imprenditore foggiano Raffaello Follieri. Storie di bluff e menzogne che ciclicamente hanno acceso i sogni della Roma giallorossa. [...] Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria negli anni non ha mai nascosto la propria volontà di acquistare la Roma. Dai tempi di Sensi, quando l’impero cinematografico era nascente. Nel 2020 la pazza idea: «Con Guido Fienga avevamo ipotizzato di vendere la Sampdoria e acquistare la Roma». Alla fine non se ne fece nulla. Ci pensò la Procura a spegnere i sogni di gloria di Ferrero e la sua carriera nel calcio con l’arresto nel 2021 per bancarotta fraudolenta aggravata. Un curriculum molto simile a Raffaello Follieri, foggiano di nascita ma famoso negli Usa per frode e riciclaggio di denaro. Quattordici capi d’accusa che lo portarono nel 2008 a scontare quattro anni e mezzo di carcere. È lui l’ultimo imprenditore, in ordine cronologico, a voler acquistare la Roma. Siamo a novembre scorso quando Follieri, attualmente impegnato nel business dei metalli rari, si presenta su Instagram con un foglio A4 in cui firma una proposta di acquisto. Destinatario Dan Friedkin. “Siamo pronti”, la didascalia. Talmente chiara da obbligare la società giallorossa a diramare un comunicato ufficiale: «La Roma non ha ricevuto alcuna offerta per l’acquisizione del club. Saranno valutate azioni legali nei confronti di chi vuole ottenere visibilità personale».
(La Repubblica)