La penna degli Altri 17/02/2024 09:04
Cura De Rossi
IL TEMPO (L. PES) - Una cura che funziona. Dall'arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma i giallorossi, sconfitta con l'Inter a parte (che comunque ha mostrato una squadra viva e propositiva) ha raccolto risultati positivi e prestazioni incoraggianti. L'ultima giovedì pomeriggio a Rotterdam dove la Roma ha raccolto un pareggio in casa del Feyenoord nell'andata dei playoff di Europa League. Un punteggio che rende la gara dell'Olimpico, di fatto, una partita secca, dove la qualificazione potrebbe decidersi anche oltre i novanta minuti. In Olanda, inoltre, la squadra di DDR ha ritrovato certezze anche in trasferta in campo europeo, dove spesso ha faticato ritrovandosi costretta a puntare tutto sui match dell'Olimpico.
In più ci sono i miglioramenti dei singoli a porre l'attenzione sulla convalescenza romanista. Primo tra i calciatori in copertina è certamente Leandro Paredes. Tra i migliori al De Kuip, l'argentino ha trovato (o forse ritrovato) una centralità e un'importanza tattica che forse nella sua seconda esperienza nella Capitale non aveva mai avuto. È lui la mente che orchestra la manovra giallorossa, che detta i tempi e disegna le geometrie. Molto più coinvolto e partecipe rispetto al passato: cercato spesso dai compagni e più arretrato quando c'è da avviare l'azione. Sta aggiungendo poi al suo repertorio la fase di schermatura e interdizione che Daniele aveva come marchio di fabbrica e che ora sta cercando di trasferire al numero 16, scelta non casuale (ebbe la benedizione dell'ex capitano).
In Europa League è tornata a brillare anche la stella di Lukaku. Il gol del belga ha riequilibrato la qualificazione oltre a ridare fiducia all'ex Inter. Prima della sfida al Feyenoord soltanto due reti nel 2024 e tante prestazioni negative. Neanche in Olanda ha brillato, ma la rete può svoltare questa seconda parte di stagione, con una proposta di gioco che può aiutarlo certamente di più ad arrivare ad essere pericoloso. In ogni caso, il bomber in questa stagione ha mantenuto la media di un gol ogni due partite (16 in 30), che lo rende elemento fondamentale e indiscutibile della rosa a disposizione di De Rossi.
Un De Rossi che però, oltre a dare meriti ai suoi, ha ammesso di dover lavorare ancora su alcuni aspetti. Uno su tutti i gol subiti, che nella sua gestione finora sono stati quasi tutti molto simili tra loro. Certamente il ritorno di Smalling e N'Dicka può aiutare, ma serve maggiore attenzione sulla marcatura a uomo in questo sistema di gioco. Cresce la condizione e aumenta la fiducia, è il clima che la proprietà voleva riportare col cambio di guida tecnica e che, al momento sta giovando e non poco al rendimento della Roma.