La penna degli Altri 15/12/2023 09:22
IL PUNTO DEL VENERDI’ - ZAZZARONI: "Sono altre le battaglie che Mou deve vincere" - CARMELLINI: "Adesso la Roma deve guardare avanti"
Vince la Roma, che batte lo Sheriff e attende il playoff di Europa League. "Sono comunque altre le partite che il tecnico portoghese deve affrontare e possibilmente vincere. La più vicina riguarda il suo rapporto con le istituzioni arbitrali e la federazione: è in arrivo la sentenza del caso Marcenaro. La speranza è che i 90 minuti di confronto con il procuratore sportivo Chiné, giurista di prim'ordine, possano aver prodotto effetti positivi", il pensiero di Ivan Zazzaroni. Si proietta sul futuro invece Tiziano Carmellini: "Adesso la Roma dovrà guardare avanti e pensare alle squadre che rischia di affrontare. Quando lunedì alle ore tredici l'urna di Nyon farà i suoi abbinamenti i giallorossi rischiano di prendere"
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
I. ZAZZARONI - CORSPORT
Un quarto d'ora ed è finito tutto. Al gol di Doudera dello Slavia Mourinho ha scorto in lontananza le pinne dei primi tubaroes falecidos, gli "squali falliti." (cit. JM) in Champions e prontamente salvati sulla spiaggia dell'Europa Leave. Non nutriva grandi. speranze, peraltro: la Roma si era buttata via a Praga, la sconfitta con lo Slavia aveva sostanzialmente compromesso la conquista del primo posto nel girone. (...) Sono comunque altre le partite che il tecnico portoghese deve affrontare e possibilmente vincere. La più vicina riguarda il suo rapporto con le istituzioni arbitrali e la federazione: è in arrivo la sentenza del caso Marcenaro. La speranza è che i 90 minuti di confronto con il procuratore sportivo Chiné, giurista di prim'ordine, possano aver prodotto effetti positivi, ovvero quel patteggiamento in grado di rimodulare atteggiamenti reazioni. Anche le parole pronunciate da Mou alla vigilia di Roma-Fiorentina erano nella direzione della responsabilità. I castighi eccessivi finiscono per riabilitare l'errore fatto: Caramagna l'ha detto, io l'ho solo pensato. La seconda è quella del rinnovo. I giocatori - Friedkin e Mou - non sono ancora scesi in campo e non è detto che lo facciano. La sensazione è che l'allenatore resterebbe volentieri alla Roma, ma a condizioni diverse da quelle degli ultimi due anni.
U.TRANI - CORSPORT
(...) José ha avuto la possibilità di testare i ricambi per questo periodo di totale emergenza, soprattutto per la trasferta in Emilia, dove non potrà schierare la LuPa, essendosi fermato di nuovo Dybala e avendo preso la prima squalifica della carriera Lukaku. Da verificare invece Spinazzola e Azinoun. Mou si è concentrato su Celik, provato da centrale difensivo di destra, suAouar mezzala e in particolare su Sanchez (ultima volta da titolare a Tiraspol il 21 settembre: stop dopo 28 minuti). La partita per Aouar entrato nell'azione della prima rete, è durata fin all'intervallo (infortunio muscolare per lui, è out), quella di Sanches un'ora senza spingere, con la partecipazione decisiva però per il raddoppio della Rema. Il gol che ha aperto la serata, assist di Zalewski e tap in di Lukaku, è stato il messaggio più significativo: entrambi squalificati e quindi assenti domenica. Belotti, con la sesta rete stagionale, ha fatto il suo: è l'unica punta disponibile per la sfida contro il Bologna. Applausi, dunque, mirati del pubblico per il Gallo quando è uscito al minuto 72. E per la prima rete giallorossa del bambino Pisilli, in campo con Pagano e il debuttante.
G. D'UBALDO - CORSPORT
(...) Dominio assoluto per gli uomini di Mourinho in quello che è risultato un buon allenamento, dove uno dei protagonisti è stato Nicola Zalewski. Non soltanto per un assist e mezzo (anche il gol di Belotti è arrivato da una sua in-ziativa), ma per aver interpretato con continuità il ruolo di esterno d'attacco. E' stato pericoloso in tante occasioni, il
migliore in campo. Ha saltato l'uomo, è andato il tiro, giocando con entusiasmo e personalità tutta la partita. Già contro la Fiorentina era stato uno dei più positivi e questa conferma in campo internazionale è un'iniezione di fiducia per il polacco cresciuto a Poli, che ha attraversato un periodo buio nei mesi scorsi . Promosso in pian-ta stabile in prima squadra da Mourinho sin dal suo arrivo, a inizio di stagione ha avuto una flessione e ha perso il posto. Le voci di un possibile coinvolgimento nello scandalo scommesse, rivelatesi infondate, hanno destabilizzato Nicola, un ragazzo di ventuno anni, che vive per il calcio e per la sua famiglia. Ma il giovane prodotto del vivaio romanista ha superato il momento difficile, si è messo al lavoro con impegno e ha riconquistato la fiducia di Mourinho. E' una pedina importante per l'allenatore, an-che se salterà la partita di Bologna per squalifica (...)
A. VOCALELLI - GAZZETTA DELLO SPORT
(...) Anche Mourinho, che dopo un quarto d'ora e il primo gol dello Slavia ha perso le speranze di chiudere al comando, ne ha approfittato per trasformare la sfida con lo Sheriff in una passerella per i suoi "bambini". Con Pagano e Mannini in campo c'era anche Pisilli, che proprio allo scadere ha firmato il 3-0 e legittimamente ha pianto di gioia, indicando la Curva Sud in festa. Già, il popolo giallorosso che -in un freddo pomeriggio feriale - ancora una volta ha riempito lo stadio Olimpico. Erano ancora lì in 60.000, tra cori e incitamenti, bandiere al vento, a incitare la squadra. Uno spettacolo nello spettacolo, che - come detto - non è bastato per spingere la squadra oltre uno spareggio in Europa League che è sicuramente un fastidio e non in linea con le aspirazioni di una squadra che - da Lukaku a Dybala, e con un grande allenatore come Mourinho -dovrebbe essere protagonista in quella Champions che manca da troppo tempo. Per ora, come detto, da Champions è sicuramente lo straordinario popolo giallorosso.
T. CARMELLINI IL TEMPO
Non basta una bella vittoria, in una gara senza storia, per il miracolo: perché di questo si sarebbe trattato. Ma alla fine a Mourinho va bene anche così. La Roma batte lo Sheriff 3-0 ma chiude il girone G di Europa League al secondo posto, alle spalle dello Slavia Praga che travolge il Servette 4-0 e blinda la vetta. Olimpico delle grandi occasioni che fa festa e si gode le reti di Lukaku, Belotti e del baby Pisilli: ragazzino classe 2004 nato e cresciuto a Roma. Altro successo della serata giallorossa, perché dopo il gol del tre a zero il giovane Niccolò esplode di gioia e fa quasi commuovere i sessantamila dell'Olimpico: grande orgoglio. Ma tutto questo, non serve per accedere direttamente agli ottavi ed evitare il playoff contro le squadre (terze classificate) che piomberanno giù dalla Champions. Ma non era sorpresa, visto che le speranze di primato per la Roma erano ridotte al minimo con combinazioni assurde per la qualificazione diretta. Serviva innanzitutto un passo falso dello Slavia, che non è arrivato: in caso di sconfitta, sarebbe bastata una vittoria a prescindere dalla misura. Col pareggio dei cechi, invece i giallorossi avrebbero dovuto vincere con più di quattro gol di scarto (o con un margine di quattro, ma superando i gol fatti dallo Slavia nel giro-ne). Conti inutili fatti a monte e che, tantopiù ora, lasciano il tempo che trovano. Adesso la Roma dovrà guardare avanti e pensare alle squadre che rischia di affrontare. Quando lunedì alle ore tredici l'urna di Nyon farà i suoi abbinamenti i giallorossi rischiano di prendere una tra Galatasaray, Lens, Sporting Braga, Benfica, Feyenoord, Young Boys e Shaktar Done-tsk. Sapendo già che la prima partita la dovranno giocare in trasferta. Ma Mourinho prima ha altri pensieri, perché nonostante ieri sera in Europa League abbia affondato a piene mani tra le riserve e i giovani talenti giallorossi, per il ritorno in campionato dovrà di nuovo fare i conti con assenze, squalifiche e infortuni. Senza Dybala ko, con Azmoun in forte rischio e con Lukaku e Zalewski squalificati e Spinazzola in dubbio le scelte sono obbligate. A questo va aggiunto lo stop di Aouar che ieri sera ha chiesto il cambio per un problema muscolare: altro papabile titolare out. Il tutto a ridosso di un «trittico» che deciderà molto del cammino in campionato dei giallorossi. Domenica scontro diretto per la Champions a Bologna contro la squadra con la quale Mourinho condivide il quarto posto in classifica. Poi il sabato successivo all'Olimpico arriverà il Napoli prima del botto finale a Torino contro la Juventus. Da queste tre partite uscirà il verdetto, più o meno definitivo, del valore e delle potenzialità di questa squadra in vista di un 2024 tutto ancora da pronosticare