La penna degli Altri 09/10/2023 09:28
IL PUNTO DEL LUNEDI' - TRANI: "Mercato scoperto a Cagliari" - CONDO': "Lukaku dà un'altra prospettiva alla Roma"
Terza vittoria di fila a Cagliari per la Roma. Ancora una volta decisivo Romelu Lukaku: "Lukaku dà un'altra prospettiva. Nella speranza che Dybala non si sia fatto troppo male, può compensare le difficoltà difensive col 2° attacco del torneo", scrive Paolo Condò su La Repubblica. Esalta il mercato estivo, invece, Ugo Trani del Corriere dello Sport: "Mercato scoperto a Cagliari. La prima doppietta in giallorosso del solito Lukaku, ma soprattutto la rete di Aouar la sua seconda del torneo dopo quella di Verona, per indirizzare il match all'Unipol Arena, la leadership di Paredes da play, con due assist e la partecipazione attiva in tre gol su quattro, e la crescita di Ndicka, presente di testa e di piede nel fortino giallorosso"
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
M. EVANGELISTI - CORRIERE DELLO SPORT
È cosi avida di sé stessa questa Roma, cosi stanca di non riconoscersi, che quando trova da sfamarsi non si modera. Come se volesse, da brava formica estiva, mettere da parte le risorse per i tempi difficili che verranno. E verranno, statene certi, perché non è che la squadra si sia di colpo depurata di tutte le contraddizioni e di tutti i difetti che la affliggono. Intanto però a Cagliari ha raccolto anche più di quanto le servisse. Non era chissà cosa, forza: tre punti di incoraggiamento e di potenziamento della classifica tuttora anemica. (...) C'è stata bufera in settimana, temperature altissime e calor bianco prima della partita e in generale un cambiamento climatico che appare pressoché irreparabile tra Mourinho e Friedkin, padre e figlio, tra staff tecnico e proprietà, cioè le pietre angolari dell'edificio futuristico in cui la Roma sta tentando di reinventarsi. Su pietre angolari incompatibili si costruisce ben poco e il suggerimento sentito, oggi come ieri, è di riconciliarsi rapidamente. Ma poi il mondo va avanti e ti sorprende, di solito alle spalle e a tradimento. Più ancora del ventilato esonero di Mourinho, e molto più del risultato di ieri, comunque pesante, può l'infortunio di Dybala. (...)
G. D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT
(...) Senza Pellegrini e Renato Sanches e con Cristante arretrato in difesa, la presenza di Edoardo Bove in questo momento è indispensabile. Ieri ha giocato la sua quarta partita stagionale dal primo minuto e con lui in campo da titolare sono arrivate tre vittorie e un pareggio. Il giovane centrocampista cresciuto nel vivaio, scovato da Bruno Conti e valorizzato da Mourinho, diventa un elemento fondamentale in questa Roma, che senza il capitano può registrare anche i progressi di Paredes (suoi gli assist per i due gol della ripresa) e di Aouar, autore della prima rete che ha reso la partita in discesa dopo 19 minuti, seconda marcatura in giallorosso per l'algerino. Tutti e tre ammoniti nel primo tempo, sono riusciti a gestire la gara nella ripresa senza correre rischi. Il centrocampo ha retto anche in fase difensiva, quando nel secondo tempo il possesso palla è passato in favore del Cagliari. Bove sa fare bene le due fasi, si inserisce, recupera tanti palloni. Dà solidità al reparto, equilibrio a tutta la squadra. Le statistiche raccontano la sua prestazione: 25 passaggi riusciti, 5 sulla trequarti, 5 palloni recuperati. Ormai il ragazzo va considerato il dodicesimo titolare, ci ha messo qualità e grande concentrazione. L'assenza di Lorenzo Pellegrini durerà di almeno un mese, Bove ha la possibilità di sostituire il capitano, pur avendo caratteristiche completamente diverse. (...)
U. TRANI - CORRIERE DELLO SPORT
Il nuovo corso certifica il terzo successo di fila della Roma, il primo int rasferta in campionato dopo 6 mesi. Mercato scoperto a Cagliari. La prima doppietta in giallorosso del solito Lukaku, ma soprattutto la rete di Aouar la sua seconda del torneo dopo quella di Verona, per indirizzare il match all'Unipol Arena, la leadership di Paredes da play, con due assist e la partecipazione attiva in tre gol su quattro, e la crescita di Ndicka, presente di testa e di piede nel fortino giallorosso. Felice Mourinho per l'impatto dei quattro rinforzi d'estate nella sfida contro Ranieri, ma addirittura entusiasta Pinto. Perché, è strategia nota e quindi annunciata, le operazioni in entrata della sessione estiva dedicata alle trattative sono state curate in prima persona dalla società. Da Tiago, dunque, e non da José che ha semplicemente alzato il telefono per ottenere il gradimento, fin qui fondamentale, di Lukaku. (...)
P. CONDO - LA REPUBBLICA
(...) La Roma in 8 giorni ha fatto anche meglio, con le 2 vittorie in campionato che in classifica la riportano a sinistra e la goleada al Servette che la mantiene a punteggio pieno in Europa. La Roma ha giocato contro avversarie inferiori, okay. Ma in 270 minuti ha segnato 10 gol, e questa generosità non è scontata. Le squadre di Mourinho hanno sempre segnato tanto quando vincenti: dal Porto al Chelsea, dall'Inter al Real, quasi tutti i suoi scudetti sono venuti col record delle reti segnate. In entrambe le stagioni romaniste, invece, l'attacco di Mourinho ha chiuso al nono posto, peggiorando quindi la posizione di classifica e guadagnando l'Europa solo grazie alla difesa. Quest'anno la Roma è partita persino peggio — mancano 5 punti rispetto all'anno scorso e 4 a quello prima — ma Lukaku dà un'altra prospettiva. Nella speranza che Dybala non si sia fatto troppo male, può compensare le difficoltà difensive col 2° attacco del torneo. Generalmente il campionato diventa adulto quando non differenziamo più i giocatori "nuovi" — arrivati in estate — da quelli "vecchi". Non ci siamo ancora, tanto che nel week-end abbiamo annotato il record di gol "nuovi": dalla zampata di Krstovic venerdì alla doppietta di Lukaku (più Aouar) di ieri, ne sono stati segnati 9. Però anche questo è un segnale di fusione in progressi. Nessun "nuovo" sta avendo l'impatto di Lukaku: 7 gol in 7 gare fra Italia ed Europa, il suo mix fisico/tecnica a questi livelli è devastante. (...)
A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO
È tutta l'esperienza e la dolorosa consapevolezza del mondo, nell'abbraccio canutissimo tra José Mourinho e Claudio Ranìeri prima di Cagliari-Roma: guancia a guancia, le chiome bianche ormai identiche ad affratellarli dopo vent'anni di rivalità (dal passaggio di consegne al Chelsea nel 2004), 60 primavere José e 71 Claudio, si portano addosso cent'anni di solitudine calcistica, quella propria dei grandi allenatori, quando sono più bravi dei giocatori che hanno a disposizione. Infatti Ranieri è in enorme difficoltà all'ultimo posto, ma per ora il club lo supporta. Di Mourinho, si sa solo che a fine anno saluterà in ogni caso, poi vai a sapere, pare si navighi a vista. Anche se suona strano, adesso, pensare a una Roma, questa Roma, senza Mourinho (anche se lui ormai ha un'espressione rassegnata che promette niente di buono, come il ginocchio di Dybala). Ma sarebbe un peccato, per chi ha ciurme instabili o poco in salute, rinunciare alla sapienza di chi è abituato a navigare in mari procellosi: in serie A torna sempre utile. (...) E non stiamo quasi più a' sottolineare l'importanza del 30enne Lukaku, che solleva la Roma da ogni pena ed è dominante, dicono, come Shaquille O'Neal, ma a noi, un po' boomers un po' generazione X, canuti e/o scarso-criniti, ricorda il mitico Darryl Dawkins, per rimanere al basket. (...)
I. CUCCI - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
La Roma non è un club, è un film. Protagonista la squadra - come e più di quando c'era Totti - con Dybala e Lukaku primattori, affiancati da Josè Mourinho e - ospite speciale, nonché regista - Dan Friedkin, di solito presidente giallorosso e produttore cinematografico, per l'occasione in scena non con un medaglione alla Hitchcock ma in presenza continua, fisica e subliminale. La storia la sapete: Mourinho il Magnifico - risorsa commerciale assoluta, minimo 57.000 spettatori a partita, isole comprese - ha rischiato il licenziamento dopo il 4-1 subito a Genova dai rossoblù, rientrato non tanto dopo il 2-0 al Frosinone, ma per uno scoop giornalistico che gli ha salvato la pelle e al quale ha poi risposto con un 4-0 in Europa League al Servette e un altrettanto sonoro 4-1 al Cagliari. (...) Un buon passo avanti per la Roma e Mou (timori per Ranieri?) ma dietro la macchina da presa c'è lui, Dan Friedkin. Per chi non lo sapesse, breve riassunto delle sue avventure miliardarie e artistiche segnatamente nella migliore produzione di film dell'ultimo decennio: a partire dal significativo «Tutti i soldi del mondo» di Ridley Scott, a seguire «Il corriere - The Mule» di Clint Eastwood, e «Killers of the Flower Moon» di Martin Scorsese, «Destroyer» con Nicole Kidman, «Ben is Back» con Julia Roberts, «The Mauritanian» con Jodie Foster, eccetera ecce-tera. (...)