La penna degli Altri 25/09/2023 07:39
La Roma scappa, Zapata la riprende. Lukaku non basta
LEGGO (F. BALZANI) - Lukaku stavolta non basta. La Roma dorme ancora in difesa e si fa riprendere sul pari a 5' dalla fine da un Torino indiavolato e da quello Zapata che era stato a un passo da Trigoria un mese fa. Un'occasione persa visti i risultati della concorrenza e la partenza falsa dei giallorossi in campionato che sembrano comunque in ascesa fisica. All'interno di una partita tosta e su un campo vergognoso, la squadra di Mourinho aveva tenuto botta alla partenza forsennata dei granata andati vicini al gol proprio con Duvan che ha impegnato seriamente Rui Patricio. Romelu ha replicato subito con un tiro da fuori terminato di poco a lato. Una sfida nella sfida tra ciò che è ciò che poteva essere per la Roma. Nella ripresa Mourinho ha chiesto maggiore supporto al belga da parte dei compagni. E la gara è stata un continuo scambio di occasioni da parte e dall'altra: il palo di Cristante e il tiro finito di un soffio al lato di Seck quelle da copertina. Quando tutto sembrava incanalato verso lo 0-0 ecco però il ruggito di Lukaku, il terzo in appena una settimana. Mourinho ha subito tirato la coperta inserendo Zalewski e facendo scaldare l'ex Belotti al posto di un Dybala esausto. Ma il Toro non è rimasto a guardare e ha sfruttato una dormita di Ndicka che si è lasciato scappare proprio Zapata. Il Gallo è entrato lo stesso (tra i fischi) ma al posto di Spinazzola. L'assalto finale non è bastato. «Perché non abbiamo preso 3 punti? E' difficile giocare contro il Torino, per tutti - ammette Mourinho -. Abbiamo preso di nuovo gol su palla inattiva ma abbiamo fatto una buona gara su un campo che mi fa rimpiangere l'Olimpico. La natura della partita dice che è giusto il pari, ma noi abbiamo avuto pochi giorni per prepararla rispetto a loro. Sono triste per il risultato, non per quello che ha fatto la squadra. Stiamo in crescita individuale e collettiva, la classifica sarà diversa tra qualche mese». Infine su Lukaku: «È fantastico, non c'è altro da dire».