La penna degli Altri 17/09/2023 08:49
Adesso o mai più
IL TEMPO (L. PES) - Vincere. Senza se, e senza ma. È questo l'imperativo della Roma che questa sera scende in campo allo stadio Olimpico contro l'Empoli (fischio d'inizio ore 20.45, diretta Dazn). I giallorossi sono reduci da un pessimo inizio di campionato con un solo punto conquistato nelle prime tre gare contro Salernitana, Verona e Milan E ora dopo la sosta Mourinho è chiamato a centrare i primi tre punti della stagione nella settimana che precede l'inizio delle coppe (giovedì la Roma sarà a Tiraspol per la prima del girone). Il tecnico crede nei suoi ragazzi, ma continua a non fare proclami e a ragionare partita per
partita. "L'importante non è la partenza ma la fine, sono sicuro che l'Empoli non è in crisi perché è ultimo, non è quello il loro potenziale e non finiranno così la stagione. Abbiamo lavorato con rispetto verso loro e con l'ambizione di vincere la prima partita. Ora siamo positivi, i giocatori sono arrivati l'altro ieri, abbiamo bisogno di allenamenti e partite per migliorare, ma sono contento per i giocatori che ho. Piazzamento? Il mio obiettivo è vincere domani e l'altro obiettivo sarà vincere la prossima. Voglio vincere tutte le partite".
Poi si va sulle condizioni dei singoli, che in questa sosta hanno tormentato i pensieri del portoghese: tutti recuperati a parte Pellegrini e Smalling, perso più di recente: "Pellegrini è fuori, Smalling anche . Su Mancini ringrazio Spalletti, ha fatto tanti anni da allenatore di club e ha capito che quando uno è infortunato per la seconda partita si può mandare a casa. Penso che giocherà. Siamo rimasti in 9 a Trigoria, ma 7 erano infortunati. Non siamo andati in vacanza e abbiamo lavorato. Noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Abbiamo lavorato tutti insieme solamente ieri, ma sono disponibili per giocare. Dybala? Gioca, ma non sarà facile per lui giocare 90 minuti. Sta bene fisicamente, vuole giocare e lo farà dall'inizio".
Un elogio anche per Spinazzola e per l'aiuto che può dare Kristensen: "Leo è arrivato molto bene dalla Nazionale, mentre Kristensen dal punto di vista fisico è quello che sta meglio, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo".
Avversario ostico l'Empoli, per stessa ammissione di Mourinho che pur avendolo battuto quattro volte su quattro non si fida e chiede di mantenere la concentrazione alta per un match che mette in palio tanto anche se siamo ancora in una fase iniziale del percorso, che il tecnico spera possa essere lungo come nelle altre sue due annate: "Abbiamo giocato 2 finali europee, il primo anno abbiamo giocato una quindicina di partite, il secondo idem. Non penso che sia un crimine, ma una cosa molto importante per la gioia di una città e per l'autostima dei giocatori e del gruppo".
C'è spazio poi per commentare anche le dichiarazioni di Totti, che Mourinho minimizza come prevedibile: "Io sono l'allenatore, non sono nessuno per parlare con un mito del romanismo come lui e chiedergli di tornare. La mia vita sociale a Roma è praticamente inesistente, ma dai pochi contatti che ho Totti è nella Roma, non è mai uscito da qua e non lo farà mai. Io non ho fatto niente".
Parola al campo allora, dove stasera la Roma deve certamente mostrarsi diversa.