La penna degli Altri 20/08/2023 10:02
Com'era pop, Mazzone
Se ne è andato er sor Magara, l’allenatore di Totti, Baggio e Guardiola, il tecnico che ancora vanta il record di panchine in serie A, 792, è scomparso ieri a 86 anni nella sua casa di Ascoli. […] Una carriera modesta, cominciata alla Roma da ruvido difensore, mentre già studiava da allenatore. La prima panchina gliela affidò Costantino Rozzi nel 68-69 ad Ascoli, la città del cuore, dove conobbe la donna della sua vita: un mese fa aveva festeggiato i 60 anni di matrimonio con la signora Maria Pia che, quando il marito era ancora ai massimi livelli come allenatore e aveva designato Claudio Ranieri come suo erede, gli ripeteva: «Vedi Carlo, dovresti prendere esempio da Claudio. Guarda come si presenta bene, sempre in giacca e cravatta...». Lo raccontava divertito er Magara, che invece in panchina preferiva andare in tuta, rimboccandosi le maniche. Ed entrava in campo qualche secondo dopo l’inizio della partita, facendo i tre scalini di corsa dagli spogliatoi al campo, come gesto propiziatorio. Durante i novanta minuti si trasformava, spesso non riusciva a contenersi. Una volta a Birigozzi, riserva della squadra avversaria, durante uno scambio polemico tra panchine disse: «Tu stai zitto che non stai nemmeno nelle figurine». […] Nella Roma lanciò Francesco Totti che prima di lui aveva esordito giocando una manciata di minuti con Vujadin Boskov. Mazzone impose il Capitano titolare il 4 settembre 1994, quando Totti realizzò il primo gol in serie A giocando al posto di Balbo. Qualche mese prima aveva impiegato Francesco in Coppa Italia contro la Samp. Alla vigilia, quando si accorse che il giovane talento si era presentato in sala stampa, lo andò a richiamare personalmente: «A ragazzì, vatte a fa' la doccia, con i giornalisti ci parlo io». Quando Sensi nel 1996 decise di cambiare allenatore per affidare la panchina a Carlos Bianchi, salutò i giocatori negli spo gliatoi prima dell'ultima partita: «A rega', non avemo vinto gniente, ma ammazza le risate che se semo fatti!».
(Corsport - G. D'Ubaldo)