La penna degli Altri 07/06/2023 08:22
Stadio a Pietralata: il nuovo provvedimento sulle espropriazioni velocizzerà la realizzazione dell'impianto
IL TEMPO (F. MARIANI) - Svolta in vista per circa 60.000 famiglie che potranno avviare le pratiche di affrancazione delle case in cui vivono, da decenni, ubicate in 17 Piani di zona. La delibera è stata approvata ieri in aula Giulio Cesare. I Piani di zona interessati sono: Lunghezzina 1, Lunghezza, Malafede, Romanina, Spinaceto 2, Settecamini Casal Bianco, Muratella, Casal Fattoria, Casale Nei, Pisana Vignaccia, Ma-onnetta II, Tor Pagnotta, Torresina 2, Castelverde, Via Ponderano, Pian Saccoccia, Rocca Fiorita. «In aree di edilizia popolare realizzate a partire dagli anni '60 si trasforma finalmente il diritto cli su-perficie in piena proprietà. Un provvedimento che i cittadini attendevano da vent'anni», ha commentato il sindaco, Roberto Gualtieri. Si conclude così un iter consiliare partito lo scorso anno con la presentazione di una mozione da par-te del vicepresidente della commissione Urbanistica Antonella Melito. «Quell'atto impegnava la Giunta a dar segui-to alle indicazioni della delibera 10 del 2022 per aumentare i Piani di zona trasformabili e introdurre un sistema informatizzato per accogliere le pratiche di affrancatone e trasformazione», spiegala Melito. Il numero dei Piani di zona coinvolti nelle affrancazioni passa così a 31. «Il sistema operativo SIAT - sot-tolinea ancora il consigliere ca-pitolino - si è rivelato efficace per rispondere in tempi con-grui alle istanze presentate si-no a oggi e che ora aumenteranno». Il sistema è entrato in funzione dal primo giugno scorso. «Tutte queste pratiche - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Maurizio Veloccia, sono ora digitalizzate: sia quelle in modalità asseverata, con la presentazione della pratica da parte del tecnico, sia quelle "semplificate", con l'accesso diretto dei cittadini». Alla delibera sui Piani di zona si aggiunge il «sì» dell'Aula alla proposta di delibera con cui si autorizza la
«delega al soggetto attuatore unico di attività finalizzate all'espropriazione per opere realizzate in convenzione». I soggetti attuatori privati, spie-ga l'assessorato all'Urbanistica, «potranno effettuare espropri di porzioni immobiliari necessarie a realizzare e completare opere pubbliche ricadenti nelle convenzioni urbanistiche». In particolare la delibera stabilisce che «nei casi in cui si tratta di realizzare connessioni esterne e strumentali che non risultino nella legittima titolarità e/o disponibilità del soggetto attuatore o di Roma Capitale, quest'ultima potrà conferire una specifica delega per l'esproprio in favore del patrimonio capitolino». L'esproprio potrà essere effettuato solo ed esclusiva mente per realizzare opere già contenute nella relativa convenzione urbanistica. «Da oggi -spiega Veloccia -il soggetto attuatore sarà direttamente responsabile dell'intera filiera realizzativa con una riduzione dei tempi e l'ottimizzazione delle risorse strumentali e finanziarie: i costi economici saranno sostenuti dallo stesso con un risparmio per Roma Capitale». Una novità che tornerà utile anche alla As Roma per la realizzazio-ne del nuovo stadio a Pietralata.