La penna degli Altri 09/06/2023 10:33
La tagliola Uefa: perché i Friedkin devono vendere
Costo della rosa e bilancio da tenere sotto controllo all’insegna dei “requisiti di stabilità”. Sono i due fattori che la Roma deve tenere in considerazione per rispettare i paletti finanziari imposti dall’Uefa in seguito al “settlement agreement” firmato a settembre 2022 dopo la violazione del fair play finanziario. [...]
La Roma si è impegnata a migliorare il suo bilancio in modo che a fine 2026 la somma del “deficit aggregato” non superi i 60 milioni, passando da vari obiettivi intermedi. Tramite le plusvalenze, questa soglia ovviamente scende. Ecco perché la Roma, che ha già accantonato 12,5 milioni a titolo di contributo Uefa (prevedendo già nell’esercizio 2021-22 un’ulteriore multa di 7,5 milioni per il mancato rispetto di alcuni obiettivi), deve fare delle operazioni vantaggiose il prima possibile.
È centrale in questo discorso la cosiddetta “quota di ammortamento” dei calciatori, cioè la procedura che permette alle società di ammortizzare nel corso degli anni un acquisto (incluse le commissioni). Facciamo un esempio, semplificando il concetto: se X è stato pagato 50 milioni e ha firmato un contratto di 5 anni, la società spalmerà l’investimento con una quota annua a bilancio di 10 milioni. [...]
Il secondo parametro è il costo della rosa in riferimento agli atleti inseriti in lista Uefa A: deve essere sempre in positivo rispetto all’anno precedente. Se ciò non accade, il club non può inserire nuovi giocatori nella stessa lista come è accaduto, per citare un caso, a febbraio con Solbakken. [...]
Il mancato rispetto del settlement agreement ha come conseguenza una gamma di sanzioni, dalla multa al blocco del mercato, fino all’esclusione per tre stagioni dalle coppe a partire dal 2027-28.
(Corsport)