La penna degli Altri 15/05/2023 09:39
Un punto con vista sul Bayer
La Roma bambina non sfigura e nonostante sia con la testa a Leverkusen strappa un pari importante a Bologna. Sul campionato pende il nuovo giudizio che riguarderà la Juventus che potrebbe estromettere i bianconeri dalle competizioni europee. Nell'attesa, meglio quindi tornare a -2 dal Milan. Anche perché fare di più con una squadra radicalmente trasformata pensando a giovedì era effettivamente difficile.
La rivoluzione mourinhana somiglia ad un turnunder. Missori, Tahirovic, Svilar, Zalewski sono in campo, mentre Boer, Del Bello, Falasca, Keramitsis, Bove, Volpato e Majchrzak aspettano il loro turno in panchina. Eppure la Roma ribatte colpo su colpo.
Sosa lascia intravedere come ancora non sia pronto per questi palcoscenici ma quando sbaglia ci pensa Skorupski a dire di no a Belotti, innescato da Solbakken. Gran parata del polacco ma il Gallo da cinque metri con lo specchio della porta spalancato deve segnare. Le buone notizie arrivano dalla mediana dove Tahirovic è l'unico che verticalizza e copre anche qualche sbavatura iniziale di Camara. A José ricorda un po' quel Thiago Motta che qualcuno vede tra i papabili a succedergli a fine stagione. A proposito: il ds del Psg Campos ha ricevuto carta libera per scegliere il prossimo allenatore. E questo fa aumentare le possibilità dello Special.
Tornando al match, la Roma appare vulnerabile sull'asse Celik-Missori ma il Bologna non ne approfitta. La ripresa si apre con un battibecco Orsato-Mourinho. È il prologo a tre cambi: dentro Mancini, Bove e Abraham, fuori Celik (da valutare un problema al flessore sinistro), Wijnaldum (ancora in ritardo di condizione) e Belotti. Gli ingressi hanno l'effetto di alzare il baricentro della squadra di almeno 15-20 metri. Negli ultimi 20 minuti Mou inserisce anche Pellegrini per Solbakken e Matic per l'esausto Tahirovic. La Roma protesta per una manata di Lykogiannis a Ibañez in area rossoblù che ai più, ma non a Orsato, sembra rigore. Finisce così 0-0. Un punto che lascia aperta la corsa alla Champions. Quella senza Juventus.
(Il Messaggero)