La penna degli Altri 15/05/2023 07:12
Testa alla coppa: la Roma pensa a Leverkusen, tanti baby e solo pari a Bologna
LEGGO (F. BALZANI) - «Un rigore gigante» non concesso, solo tre titolari in campo e una semifinale di ritorno alle porte. Nonostante questo la Roma va vicina al colpo grosso a Bologna, prendendo un punto che la tiene in vita anche in campionato nella rincorsa al Milan.
Mourinho ha optato per una Roma ultra sperimentale. Alcuni esempi? Il classe 2004 Missori, l'esordio di Svilar, l'utilizzo di un centrocampo formato da Tahirovic e Camara e quello di Celik come difensore centrale. Molte squadre sarebbero affondate, la Roma di Mou no.
I giallorossi hanno tenuto bene il campo e nel primo tempo sono andati vicini al gol con Belotti che ha trovato la parata di Skorupski dopo un bello spunto di Solbakken. Patemi dietro? Pochi, o nulla. Nella ripresa la Roma ha alzato un po' il baricentro e fatto entrare Pellegrini, Abraham e Bove. Quest'ultimo ha sfiorato di testa il secondo gol di fila dopo quello col Leverkusen. Poi il protagonista è diventato Orsato che ha ignorato totalmente la gomitata in area di Lykogiannis su Ibanez. Sarebbe stato rigore, e sarebbe potuto pesare l'aggancio al Milan. Nel finale piccolo brivido per un tentativo di Zirkzee finito sull'esterno della rete.
Mou a fine partita non ci sta ma evita polemiche eccessive: «Partita difficile contro una squadra organizzata, è un pareggio solido e non sofferto con una grande opportunità per Belotti e con un rigore gigante non concesso. Per me questa partita è un orgoglio. La squadra anche se gioca un ragazzino dell'Under 15 o arriva una ragazza della Femminile non cambia anima, empatia, organizzazione». Ora testa al Leverkusen con qualche recupero e tanti giocatori a riposo: «Wijnaldum è recuperato. Celik è in dubbio, Dybala è un grande dubbio». Così come Smalling ed El Shaarawy.