La penna degli Altri 25/05/2023 08:16
Roma, finale a ostacoli
Da un lato il malumore di José. Dall'altro le condizioni della spina dorsale di qualità e esperienza della squadra (Smalling-Wijnaldum-Dybala) che per motivi diversi non è in condizione. Come se non bastasse, in mezzo una partita, quella di sabato a Firenze, che a Trigoria si sarebbero volentieri risparmiati. Senza contare poi le voci e le indiscrezioni riguardanti il futuro dello sciamano portoghese che s'intrecciano con chi per natura ama guardare sempre al bicchiere mezzo vuoto (campionato fuori dalla Champions) anziché pieno (due finali europee in 2 anni quando nei 94 precedenti erano state tre). (...) Farlo con l'asse Smalling-Wijnaldum-Dybala in campo, regalerebbe altre certezze. Non perché la Roma non abbia già dimostrato di trovare nuova linfa nelle difficoltà e nelle assenze ma poi si arriva ad un certo punto dove devi giocarti le tue chance con le carte migliori. E ad oggi, questo non è possibile. Smalling è rientrato nell'ultimo quarto d'ora contro il Leverkusen e con la Salernitana ha dimostrato sui due gol subiti che inevitabilmente il mese di stop va smaltito. (...) E poi c'è Paulo, che merita un capitolo a parte: Perché il tira e molla tra chi dispensa certezze sull'impiego alla Puskas Arena e José in versione pessimista («Come sta? Male. Non sono ot-timista per Budapest») rischia di creare un cortocircuito. (...) Calendario alla mano, c'è il forte rischio che l'argentino (ieri a Trigoria per terapie e sedute ad personam) arrivi al 31 maggio con appena 35 minuti disputati nelle ultime 8 partite. Sì, perché anche a Firenze, l'orientamento è di non rischiarlo. (...)
(Il Messaggero)