La penna degli Altri 06/05/2023 10:55
Mourinho piange, Inzaghi se la ride con i "2 più 2"
I lamenti di José Mourinho, il rinascimento di Simone Inzaghi. Roma-Inter vive di opposti e gli attacchi non fanno eccezioni. Mourinho si è portato avanti in tempo reale con i suoi "mind games". A Monza-Roma ancora calda, un 1-1 insoddisfacente per i giallorossi, Mou ha sentenziato: «Stavolta (nell'Inter, ndr) giocano Dzeko e Lautaro e alla prossima partita Correa e Lukaku. Questi non siamo noi. Noi siamo l'unica squadra che non ha la rosa per stare dove è».
È probabile che l'attacco dell'Inter sia superiore, ma non si può dire che a Mourinho manchino gli attaccanti. Dybala e Abraham sono grandi giocatori. Casomai c'è da chiedersi perché Belotti non funzioni e perché Solbakken sembri un imbucato. Se non altro lo Special ha rianimato El Shaarawy. La Roma non è una macchina da gol, delle sei in corsa per tre dei quattro posti Champions è quella che ha segnato di meno (45 gol), ma non è così scarsa come Mou la dipinge nei giorni uggiosi.
L'Inter poggia su un attacco da scudetto, il migliore delle sei che sgomitano per la Champions. Su 60 gol, oltre la metà (36) è stata segnata dai quattro attaccanti. Oggi a Roma dovrebbero essere titolari Correa e Lukaku per il turnover con vista Europa. Casomai all'Olimpico si mettesse male, l'allenatore si spenderebbe la carta Lautaro, come è successo domenica contro la Lazio, e e su questo Mourinho un po' di ragione ce l'ha.
(Gasport)