La penna degli Altri 27/05/2023 09:04
Monchi: "A Roma non mi hanno dato tempo, ma al 95% è colpa mia. L'acquisto di Pastore? Ho sbagliato"
Ramón Rodríguez Verdejo, meglio noto come Monchi, ha rilasciato delle interviste ai più importanti quotidiani sportivi e si è soffermato sia sulla finale di Europa League tra Siviglia e Roma sia sulla sua avventura nella Capitale da direttore sportivo. Ecco le sue parole.
“Eh sì, felice che accada in una finale. Se mi avessero chiesto con chi avrei voluto giocare questa gara, non avrei avuto dubbi. Avrei detto la Roma”.
Voglia di rivalsa?
“Ma no, ci sono stati tanti momenti belli. Ho provato a fare il meglio possibile ma è vero che ho sbagliato. A Siviglia mi aspettano, a Roma no. Non ho avuto il tempo per correggere i miei errori. Guardando indietro ci sarebbero tante cose che non farei più”.
Ad esempio acquistare Pastore?
“No, non è giusto parlare dei singoli. Con lui ho sbagliato, punto. Ma il grande errore è stato quello che dovevo capire meglio cosa era la Roma. Cosa rappresenta per la città, i tifosi e la stampa. E quando l’ho capito era tardi”.
“Semplice, non ero me stesso. Mi è mancata la conoscenza, come le dicevo prima. La responsabilità per il 95% è mia”.
Le cose positive che invece ritiene di aver lasciato?
“Mi fa piacere ricordare Pellegrini, si merita tutto quello che gli sta accadendo. A Roma c’è stata una prima stagione dove è andato tutto bene con il terzo posto e la semifinale di Champions. Quando rimontammo il Barça tornai a casa alle 2 di notte e c’era gente che mi aspettava per festeggiare. Nella seconda non ha funzionato nulla”.
Sorpreso dalla cessione di Zaniolo?
“A me sembra un calciatore fortissimo ma non posso giudicare la scelta di venderlo. Se è stato vicino al Siviglia? No, non abbiamo questa forza economica”.
“José è un allenatore top, quindi è adatto ad un top club come la Roma. E la vittoria della Conference lo conferma”.
(Il Messaggero)
A Roma ha diviso il tifo: che cosa non rifarebbe?
"Ho provato a fare del mio meglio, ma ho sbagliato. Se tornassi indietro, cambierei qualcosa perché conosco molto meglio la Roma. Mi è mancato tempo per essere quello che sono al Siviglia. Ma non è colpa di nessuno. Anzi, al 95% è colpa mia".
Pallotta l'ha criticata molto.
"Ognuno è libero di dire quello che vuole. A Pallotta sono grato per avermi portato a Roma, non dirò mai una parola contro di lui".
Perché prendere Pastore?
"Non parlo dei singoli, ma è difficile non sbagliare mai".
Dybala è in dubbio: preferirebbe averlo in campo al 20%, senza ritmo, o non averlo?
"Ha giocato spesso così e il suo 20% è il 60-70% di un altro giocatore".
(gasport)
Si dimise dopo la sconfitta di Champions a Oporto che determinò l'esonero di Di Francesco. E' vero che non aveva un piano B?
"Avevo anche quello C o D. Il punto è che per me Eusebio meritava di finire la stagione. Veniva dall'impresa contro il Barcellona e aveva accettato cessioni importanti che la società gli aveva imposto. Per me doveva solo ritrovare fiducia. La proprietà aveva altre idee, perciò pensai che fosse meglio lasciare ad altri la poltrona. Non fu solo Di Francesco il motivo, non c'era più sintonia.
Per colpa di chi?
"Mia, almeno per il 95%".
Quale errore non rifarebbe?
"Cambierei sicuramente qualcosa. Ora forse mi riuscirebbe anche, con l'esperienza vissuta. All'epoca pagai la scarsa conoscenza della Roma e di Roma. Quei due anni mi restano comunque nel cuore".
A Trigoria ebbe il compito di comunicare a Totti che avrebbe smesso di giocare.
"E non riuscii a trattenere Spalletti. Quanto a Francesco, non sono stato io ad azionare la ghigliottina come lessi all'epoca. E con lui si creò da subito un ottimo rapporto. ancora oggi ci sentiamo".
Cosa è cambiato rispetto all'ottavi di Duisburg di tre anni fa?
"Sono squadre diverse da allora. Mi aspetto una bella partita, equilibrata. E spero che Dybala giochi perché i grandi calciatori devono essere tutti presenti. L'unico dubbio è sul possesso palla: la Roma di solito lo lascia all'avversario, noi pure".
Chi vince?
"Mi auguro che tocchi di nuovo a noi".
(corsport)
Cosa non ha funzionato?
"A Roma pensavano che arrivasse qualcuno che facesse gol o parasse. Le aspettative sul mio conto hanno peggiorato la delusione. Capisco che a Roma non ci fosse il tempo per aspettare. Ma Roma mi resta nel cuore".
Pensa di aver fatto il massimo a Roma?
"Ci ho provato, ma è vero che ho sbagliato. Forse è mancato anche un po' di tempo. La responsabilità al 95% è mia: non ho trovato la strada giusta per tante cose".
Che avversario sarà la Roma?
"Tutti sanno come gioca. La cosa importante per noi è essere il Siviglia. Abbiamo eliminato Manchester United e Juventus in questo modo, non possiamo pensare troppo all'avversario".
Che finale si aspetta?
"Il Siviglia non fa tanto possesso palla, quindi magari la palla l'avrà soprattutto l'arbitro... Le squadre si rispetteranno tanto, sarà importante non fare errori".
Ha visto la crescita di Pellegrini?
"Sono contentissimo per Lorenzo, ha avuto delle difficoltà, ma è il capitano giusto".
(tuttosport)