La penna degli Altri 25/05/2023 08:08

Follie d'amore: da Cuba in Ungheria. Tifosi anche dalla Finlandia e dagli Usa

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La mobilitazione sta per cominciare. Migliaia di tifosi in tutta Italia e nel mondo stanno preparando le valige per il viaggio a Budapest dove il 31 maggio la Roma giocherà la finale di Europa League contro il Siviglia. Un evento storico, che nessuno vuole perdersi. Tanto meno chi, per ragioni lavorative o famigliari, è costretto a vivere dall'altra parte del globo. Come Fabio Moretti fondatore e presidente dal 2000 del Roma Club Cuba dove gestisce, assieme al socio Andrea Gallina, una official Accademy della Roma con 120 bambini iscritti. Grazie all'Unione Tifosi Romanisti Fabio è riuscito ad avere quattro biglietti. Partirà con un amico, il viaggio durerà 72 ore. (...)  Come loro, ci sono anche tifosi che partiranno dagli Stati Uniti, Israele, Finlandia, Norvegia, Libano, Spagna, Lussemburgo e Grecia. Tutti si sono dati appuntamento a Budapest la mattina del 31maggio presso la fan zone dedicataana Roma che si troverà presso il City Park. Francesco Lotito e Francesco Cavallo, rispettivamente presidente e vice-presidente dell'Associazione Italiana Roma Club (Aire), hanno smistato le centinaia di richieste arrivate presso la sede centrale. Impossibile accontentare tutti, ma sicuramente i più fedeli sì. Partiranno per Budapest circa 500/600 membri provenienti da ogni parte del mondo. Come uno chef italo-americano che si è trasferito a Dallas e ha preso le ferie per affrontare il viaggio intercontinentale. A Budapest ci sarà anche Juha Ahtinen, tifoso finlandese di 60 anni abbonato in Tribuna Tevere che per i match in casa fa il pendolare tra Tuusula e Roma. (...) E poi ci sono i tifosi indonesiani, sono circa 400mila e si riuniranno insieme per guardare la partita in tutto Paese. Qualcuno proverà anche ad esserci, ma i costi del viaggio sono proibitivi. A Giacarta stanno preparando una coreografia per dare supporto da remoto alla squadra. Qualcuno arriverà dal Giappone, altri dalla lontanissima Australia. (...)

(Il Messaggero)