La penna degli Altri 04/05/2023 07:53
E José attacca Chiffi: "Il peggiore arbitro. Avevo un microfono"
Ci pensa José Mourinho a immalinconire tutti. In panchina - tranne Kumbulla e lo squalificato Matic - ha portato tutti per trovare quello spirito di gruppo che è una delle chiavi del suo modo d'intendere il calcio. Ovviamente c'è bisogno di un nemico: l'arbitro Chiffi. «Sappiamo tutti che ci sono club che non vogliono certi arbitri, noi invece non abbiamo la forza per farlo. Forse il club sarà arrabbiato con me, però mi sembra che non abbia neanche voglia di avere forza. Il risultato è adatto alla partita. Chiffi è il peggiore arbitro che ho incontrato nella mia carriera. Non ha avuto grande influenza nel risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno. Dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto al minuto '96. Io ho smesso di lavorare negli ultimi venti minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso. La Roma deve crescere anche a questo livello. Sabato, però, volevo stare con i miei pochi giocatori in campo contro una squadra forte contro l'Inter. Non volevo prendere il rosso, ma avevo una grande voglia di prenderlo».
E a quel punto fa la rivelazione: «Sono andato alla partita col microfono dallo spogliatoio finché non sono tornato dentro. Mi sono protetto». Mou rincara la dose: «Un arbitro bravo fischia poco. Io vorrei Orsato per tutte le partite, anche quando sbaglia sta in controllo e lo fa capire ai giocatori. Questo signore (Chiffi, ndr) di talento ne ha pochissimo; il talento che ha è nel far arrabbiare la gente. Ma uno che dà quel doppio giallo al minuto '96? Un arbitro è umano, intelligente. Per favore, Rocchi, non me lo mandi più».
Il portoghese non risparmia neppure la società. «Non abbiamo la rosa per competere su due fronti. Per l'Inter, che ha una squadra fortissima, abbiamo perso anche El Shaarawy e Celik. E non avrò Smalling, Llorente, Kumbulla. Su Dybala e Belotti, più vicino allo zero che al cinquanta. Stavolta non potevano fare neppure un minuto». Titoli di coda sul gruppo. «Squadra che ha fatto malissimo in una competizione europea e che gioca una partita alla settimana non siamo noi, squadre che non si qualificano per le competizioni europee non siamo noi. Noi siamo l'unica squadra che non ha la rosa per stare dove è».
(Gasport)