La penna degli Altri 22/04/2023 09:20
Una rosa da big: il tecnico decide le partite grazie a cambi di qualità
Prima dentro quasi subito El Shaarawy, a causa dell'infortunio di Gini Wijnaldum. Poi, poco prima della mezz'ora della ripresa, ecco Dybala ed Abraham per andare a caccia subito del gol decisivo. Tre cambi decisivi, considerando che El Shaarawy e Dybala hanno poi segnato ed Abraham ha piazzato un assist. Ma, soprattutto, tre cambi che dimostrano come la rosa della Roma si sia oramai definitivamente allungata. Adesso Mourinho ha molte più scelte di prima. E giovedì sera all'Olimpico la partita la Roma l'ha vinta anche con i cambi.
Sono lontani i tempi in cui l'allenatore portoghese si lamentava delle poche scelte, del fatto di dover ricorrere spesso e volentieri ai "bambini". Alcuni "bambini" nel frattempo sono poi definitivamente maturati, ma contemporaneamente sono cresciuti anche altri giocatori. Llorente è diventato molto più di un'opzione, Solbakken (non utilizzabile in Europa) ha imparato a giocare nel sistema di gioco giallorosso e Belotti è piaciuto per impegno, cuore e passione, tanto da non rendere più così sicuro del posto Tammy Abraham. E la conseguenza è stata poi quella che abbiamo visto giovedì sera, con Mourinho che guardandosi alle spalle in panchina ha potuto pescare El Shaarawy, Abraham, Dybala e Ibanez per cambiare la partita in corsa. Certo, la panchina di Dybala è stata un scelta obbligata per motivi fisici-atletici, per gli altri due è stata invece un'opzione tecnica.
E a certificare la ricchezza delle scelte di giovedì di Mourinho è arrivato anche il commento post-gara di Slot, l'allenatore del Feyenoord: «Dybala e Abraham hanno avuto un grande impatto sulla partita». Una ricchezza che adesso servirà anche a Bergamo, dove mancheranno Wijnaldum e Smalling (oggi per entrambi gli esami strumentali). Ma le alternative di livello adesso ci sono eccome…
(Gasport)