IL MESSAGGERO - Ruggiero Rizzitelli, 211 presenze con la Roma e 55 gol tra il 1988 e il 1994, prova a spiegare l'opaca stagione vissuta da Tammy Abraham.

Da ex attaccante, come se lo spiega?

«Se lo chiedono tutti e per me se lo chiede anche lui. Que-st'anno non è come quello passato, ha perso fiducia e autostima. L'attaccante vive di gol e di emozioni e in questo momento non riesce a sfruttare le occasioni che gli capitano. Perché se guardiamo alla fine qualche opportunità ce l'ha sempre, ma poi una volta per sfortuna e un'altra per bravura del portiere avversario, non riesce mai a fare gol. De avere pazienza, perché a volte basta un attimo per sbloccarsi e tornare l'Abraham che abbiamo ammirato l'anno scorso».

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L'avvicendamento con Belotti può stimolarlo?

«Nelle grandi squadre se hai paura di uno alle tue spalle, devi andare in un club di bassa classifica. Se hai paura di perdere il posto per uno che spinge, vuol dire che non hai gli attributi e non hai personalità. Nelle grandi squadre non devi avere paura di chi è alle spalle, devi essere convinto di essere forte e meritare quel posto»

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La Roma può vincere l'Europa League?

«Secondo me si. La Roma è una squadra che dà fastidio a tutti, non molla mai e può vincere e perdere con chiunque. Mancano tre partite per vincere la coppa, perché non crederci»

Anche perché c'è Mourinho...

«Lui sa come si vincono quelle partite, Credo che questa squadra sia paragonabile a quella di Bianchi che non aveva paura di nessuno».

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