La penna degli Altri 20/04/2023 07:13
Mou suona la carica
LEGGO (F. BALZANI) - Rimontare, ancora una volta, per inseguire la quarta semifinale europea in sei anni e non far tramontare il sogno Budapest. La Roma di Mourinho stasera (ore 21) cerca il pass giusto in Europa League contro il Feyenoord dopo l'1-0 per gli olandesi dell'andata e a distanza di 11 mesi dalla finale di Tirana.
Ci sarà uno stadio stracolmo, e dovrebbe esserci anche Dybala dal 1' nonostante la prudenza del tecnico. «Non so se può giocare dal primo minuto. Domani mattina (oggi, ndr) faremo qualcosa di intenso per capire se gioca o se sarà in panchina. Se inizia non giocherà 90 minuti né 120, ma se poi lo uso come cambio e si fa male rischio di bruciare una sostituzione. Vediamo, non lo so nemmeno io ancora». La sensazione è che sia solo pretattica e che la Joya ci sarà così come Abraham che appare favorito su Belotti. Dubbi a centrocampo dove Pellegrini (favorito), Matic e Wijnaldum si giocano due maglie. In difesa Ibanez prenderà il posto di Llorente.
Mou non entra nel merito della formazione ma sembra sereno: «Quello che so è che dobbiamo segnare più del Feyenoord, non importa se all'inizio o nei tempi supplementari. Abbiamo una squadra in fiducia e uno stadio da 67mila persone. Non vogliono stare lì solo per battere le mani o per sventolare una bandiera, vogliano giocare la partita. Hanno giocato già altre partite con noi. Ho fiducia nei miei giocatori e nel mio stadio. Io è da due giorni che sono dentro Trigoria. Tutto ciò che c'è fuori non lo sento: sono tranquillo, ma è una tranquillità strana, che non è vera a 24 ore da una gara così». Poi la frecciata: «Dicono che siamo una squadra difensiva però abbiamo 27 pali. È un po' contraddittorio. Non siamo stati sfortunati, ma questi pali invece di creare preoccupazione, mi danno il feeling contrario. Siamo capaci di creare».
E la Roma dovrà farlo da subito per evitare sorprese. Il copione sarà simile a quello visto con Bodo e Salisburgo nelle due rimonte europee da quando c'è Mou che punta alla 12° semifinale della sua carriera. Al suo fianco Cristante che in questa stagione non ha mai saltato un match europeo: «Faremo di tutto per passare, ma non è vero che siamo squadra da coppa e non da campionato. Senza infortuni possiamo dire la nostra pure in serie A».