La penna degli Altri 28/04/2023 07:41
Mou cambia
IL TEMPO (L. PES) - La testa affollata di pensieri, preoccupazioni, dubbi, ma anche speranze e voglia di continuare a lottare. I giorni che accompagnano Mourinho al big match di domani contro il Milan all'Olimpico sono densi di riflessioni tra le assenze a cui soccombere, le speranze per recuperare in extremis Dybala, ma, soprattutto, la scelta dell'undici da schierare. Tra una difesa da inventare e le assenze pesanti di Wijnaldum e (molto probabile) della Joya, il tecnico portoghese dovrà necessariamemente apportare dei cambi rispetto a quello che solitamente ha proposto negli ultimi mesi nelle grandi sfide. Il dubbio più grande è quello del modulo: a livello numerico la scelta più immediata sembra quella del passaggio alla difesa a quattro. Con Mancini e Ibanez a far coppia e il solo Kumbulla a disposizione in panchina, oltre a qualche aggiunta della Primavera. Ma la difficoltà del match, la poca predisposizione degli esterni a giocare come terzini puri e il momento no che sta attraversando Ibanez consigliano al tecnico di mantenere lo schieramento con i tre difensori centrali, per avere maggiore protezione. Kumbulla è pronto per tornare dall'inizio, ma tra le carte nascoste di Mourinho ce n'è una che rimanda al passato. In mezzo ai centrali, infatti, può tornare Cristante. Il centrocampista ha giocato gran parte dell'ultima stagione di Fonseca in quel ruolo, e garantirebbe quella qualità in uscita che stava dando Llorente nelle ultime settimane, e che sommata a quella di Matic qualche metro più avanti può essere la chiave del match. Ciò che spaventa di più, come sempre, è la catena di sinistra del Milan, che nella gara d'andata fu contenuta da Celik e Zaniolo, che di fatto fece la mezzala. E che domani potrebbe coinvolgere Bove in copertura ulteriore su Theo e Leao, se Cristante dovesse scalare. Insomma, non ci sono ancora certezze con Mourinho che soltanto oggi farà le prove tattiche del caso. C'è poi la grande incognita che accompagna Dybala. Vederlo in campo dal primo minuto contro il Milan è un esercizio complicato. Se è vero che gli esami alla caviglia hanno escluso lesioni ed evitato il peggio per l'argentino, il trauma distorsivo-contusivo, oltre che l'affaticamento all'adduttore, vanno ancora smaltiti. Paulo ci proverà, ma ad oggi il massimo che può strappare sembra essere la convocazione. Con Mourinho che potrà decidere se sarà necessario o meno gettarlo nella mischia. Le sue condizioni vengono monitorate giorno per giorno, e la gara contro l'Inter può esser quella dove rivederlo titolare e al 100% della condizione, anche in vista dell'Europa. Nessuno degli altri ai box è pronto al recupero, con Wijnaldum che sa-rà il primo a tornare, ma ne dovrebbe avere per un'altra settimana. Settimana, quella che inizia domani e termina sabato prossimo, decisiva per la corsa Champions giallorossa: due scontri diretti con le milanesi intervallati dalla trasferta di Monza, presa d'assal-to dai romanisti che hanno esaurito il settore ospiti.