La penna degli Altri 30/03/2023 08:00

Mou-Friedkin, guerra fredda e il futuro è tutto da scrivere

AS Roma v RB Salzburg: Knockout Round Play-Off Leg Two - UEFA Europa League

Nulla è ancora deciso del futuro di José Mourinho. Unica cosa certa è che domenica sarà in panchina dopo quasi un mese di assenza in Serie A (ultima volta il 5 marzo con la ). Il tecnico ha imparato ad amare la Roma, ma resta comunque un professionista del calcio con profonda dipendenza dalle vittorie. E allora, perché rimanere in un club che deve viaggiare con il freno a mano tirato a causa delle rigide norme del fair play finanziario? E sopratutto, perché restarci se ci sono altre società blasonate, ricche o in crescita pronte a soddisfarlo? (...) Il portoghese vorrebbe parlare con Dan Friedkin per comprendere i progetti futuri e lo vorrebbe fare subito e non a giugno. Non sta usando la stampa come leva per sollecitare un incontro, ma racconta semplicemente un'evidenza e cioè che incontrarsi a fine campionato sarà troppo tardi per fare delle scelte. Ma questo Dan Friecikin lo sa, altrimenti non si sarebbe mosso con largo anticipo un anno e mezzo fa bruciando tutti sul tempo e chiudendo l'accordo proprio con l'uomo che oggi gli chiede di essere più solerte. La mancanza di dialogo tra le due entità più carismatiche e autorevoli del club fa intuire che tra i due ci sia una guerra fredda. José è un dipendente di Friedkin e deve rispettare i tempi che il presidente impone, ma non vuole accettare passivamente il ruolo di impiegato in attesa degli eventi. (...)  A Friedkin è chiaro che perdere un tecnico come Mourinho rappresenterebbe una macchia indelebile nella sua presidenza. E José sa che voltare le spalle alla Roma per soldi e campioni con un altro anno di contratto, non gli sarebbe perdonato. A meno che il ridimensionamento non sarà palese da port-re a un distacco inevitabile. (...)

(Il Messaggero)