La penna degli Altri 05/03/2023 10:55

Favino: "Il cardiologo mi sconsiglia di vedere il derby. Dybala? Non può cambiare la squadra da solo"

Favino Roma

GAZZETTA.IT - Pierfrancesco Favino, noto attore e tifoso della Roma, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo. Tra i vari temi trattati, si è soffermato sulla sua passione per il club giallorosso. Ecco le sue parole.

La Roma migliore che ha visto quest’anno?
“All’andata con l’Atalanta e in alcune gare dove ho visto una squadra più centrata, come con il Salisburgo nella gara di ritorno: abbiamo giocato una partita aggressiva fisicamente, penso potremmo farlo sempre, se avessimo continuità”.

E perché non l’avete?
“Non vorrei entrare troppo nel merito e prendermela con il povero Mourinho. Ma voglio essere sincero e da osservatore posso dire il gioco di Mou non mi esalta, anche quando allenava altre squadre. Forse dal punto di vista del gioco la Roma più bella rimane la prima di ”.

Del prossimo avversario di Europa League che idea ha?
“Conosco la Sociedad, è tosta e ci somiglia. Tatticamente sarà una gara interessante, anche se potrebbe essere noiosissima. È una sfida aperta, noi non siamo inferiori e credo che alla fine sarà una corrida in cui passerà chi ha più cattiveria agonistica”.

Andrà allo stadio?
“Con la e in coppa no perché sono in giro per promuovere il mio ultimo film, L’ultima notte di Amore. Con la Lazio poi non posso”.

Impegni professionali?
“No, non posso proprio. Il derby io non lo vedo, anche quando ho il biglietto non ci vado. Sto male. Mi è stato sconsigliato dal cardiologo. Improvviso delle gite sul Sannio… Io sono sempre stato così, da ragazzino con la partita alle tre arrivavo in Curva alle 11:30. Considerate che andavo da solo allo stadio, perché a 12 anni mio padre, juventino, mi regalò l’abbonamento. Da quel momento stadio sempre e d’estate campeggio a Riscone di Brunico. Roba che avrebbe segnato l’adolescenza di chiunque”.

Tra i giocatori chi le piace?
“Ho in testa un nome, ma non lo dico perché siamo in procinto del derby. Fatevi il calcolo, ha fatto due su due…”.

Dybala le piace?
“Certo, ma non ci si può aspettare che un giocatore da solo cambi la squadra. Non esiste. O sei Pirlo che detta i tempi della squadra, ma una punta… Di buono c’è che lui sa di essere il giocatore che è. Ho comunque la sensazione che dal punto di vista della preparazione della squadra ci sia stata una certa lentezza”.

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