La penna degli Altri 13/03/2023 07:15
Crollo giallorosso: follia Kumbulla, Roma in tilt. Fallisce l'aggancio al secondo posto
LEGGO (F. BALZANI) - La Roma si riferma sul più bello. Dopo Cremona arriva un altro scivolone improvviso in una corsa Champions dove le pretendenti fanno a gara a chi va più piano. Di certo forte è andato il Sassuolo che dopo San Siro ha espugnato l'Olimpico tra mille polemiche e tante emozioni.
E' finita con un rocambolesco 3-4 e la Roma in 10 per tutto il secondo tempo a causa di una idiozia totale di Kumbulla. Ma partiamo dall'inizio. Dopo la bocciatura del ricorso sulla squalifica di due giornate l'Olimpico si è schierato tutto dalla parte di Mourinho tra striscioni, cori e panolada. La Roma è partita bene, ma in 5 minuti ha combinato un patatrac: prima l'errore di Bove poi la dormita di Kumbulla. E Laurienté ha segnato una doppietta facile facile con il supporto di un maxi Berardi. I giallorossi si sono rimessi subito sotto e hanno trovato l'1-2 con la prima rete di Zalewski dopo l'assist di Spinazzola.
All'ultimo secondo del primo tempo ecco l'episodio che ha cambiato tutto: Berardi cade in area e alza la gamba colpendo le parti basse di Kumbulla. L'albanese reagisce nel peggior modo possibile scalciando a terra l'azzurro. Ne nasce una rissa. Fabbri va al Var e punisce solo il romanista assegnando anche il rigore al Sassuolo segnato dallo stesso Berardi.
La rimonta è durissima. La Roma ci prova inserendo Dybala che trova subito la magia. L'OIimpico è una bolgia e ogni decisione arbitrale viene contestata. La fatica però è tanta, considerato anche l'impegno di coppa. Così il Sassuolo trova il poker con Pinamonti. Nel finale c'è spazio per un cucchiaio di Dybala e il primo gol italiano di Wijnaldum. La Roma vede sfuggire di nuovo l'occasione per salire al 2° posto. A fine partita non ha parlato nessun tesserato visto il silenzio stampa imposto dalla società fino al derby.
Ora la Roma deve rialzarsi di nuovo: ci sono Real Sociedad e Lazio. A proposito. Il tecnico basco Alguacil non usa mezzi termini: «Dobbiamo morire in campo per ribaltare il risultato». Ci saranno dall'inizio Dybala e Mancini. Quest'ultimo risparmiato per la diffida. Vista la prestazione di Kumbulla però qualche rimpianto sale.