La penna degli Altri 09/02/2023 09:44
Semifinali di Coppa Italia Femminile: Milan-Roma e Juve-Inter per un posto in finale
IL TEMPO - Gol, suspense e tante emozioni nel pomeriggio dedicato al ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia femminile, terminato con i festeggiamenti di Inter, Milan, Roma e Juventus che si qualificano per il turno successivo. Le nerazzurre, dopo aver chiuso il primo tempo sul 3-0, subiscono il clamoroso ritorno della Sampdoria che si porta sul 4-3 e chiudono i conti solo ai calci di rigore. Alle cugine rossonere basta l'1-1 casalingo con la Fiorentina, mentre giallorosse e bianconere si impongono su Pomigliano e H&D Chievo Women, battute rispettivamente 2-0 e 3-0.
Le semifinali, che si disputeranno con gare di andata e ritorno 4/5 marzo e 11/12 marzo), vedranno la Juve opposta all'Inter - stessa sfida in programma nella Coppa Italia maschile - e il Milan alla Roma. Il mercoledì di coppa si è aperto con lo spettacolo offerto dalle calciatrici di Inter e Samp. Nel primo tempo il protagonista del match è stato il tridente nerazzurro, con Polli, Chawinga e Njoya che in poco più di 20° calano il tris.
L'undici di Cincotta, come avvenuto all'andata, nella ripresa reagisce con orgoglio e approfittando della distrazione della retroguardia avversaria ribalta il risultato grazie alle reti di Regazzoli, Prugna, Tarenzi e Bonfantini.
Archiviati senza grandi sussulti i tempi supplementari, l'incontro viene deciso ai calci di rigore, dove a risultare decisivo è l'errore di Conc. Alla stessa ora al «Vismara» il Milan elimina la Fiorentina grazie al rigore trasformato da Asllani, che di fatto vanifica gli sforzi della Viola, fuori dalla competizione nonostante il gol realizzato al 45' di Hammarlund e i successivi tentativi di trovare il raddoppio nella speranza di allungare la gara oltre il 90'. Roma e Juventus, dopo i netti successi ottenuti all'andata, entrano in campo senza preoccupazioni e, nonostante la buona prova delle avversarie, certificano il passaggio del turno con la prima doppietta italiana di Kramzar da una parte e gli acuti di Bonansea, Caruso e Girelli dall'altra.