La penna degli Altri 20/02/2023 09:28

IL PUNTO DEL LUNEDÌ - ZAZZARONI: "Mourinho la miglior cosa fatta dai Friedkin in questi anni" - CARMELLINI: "Ha trasformato questo gruppo in una squadra"

IL PUNTO DEL LUNEDI

La Roma vince col Verona e agguanta 3 punti fondamentali per la corsa . A prendersi la copertina è ancora Josè Mourinho, come scrive Ivan Zazzaroni: "Lui, il Migliore, non ha bisogno di essere difeso, ha sempre fatto tutto da solo e bene. L’arrivo di Mourinho a Roma, scrive il quotidiano, è la cosa migliore fatta dai Friedkin in questi anni, subito dopo il versamento di 800 milioni.". Un successo arrivato grazie a Solbakken, sottolinea Paolo Condò: "Solbakken ha segnato al Verona un gol bello e decisivo, da manuale del centravanti. Il che rincuora Mourinho nella domenica in cui il poker d'assi di inizio stagione (Dybala, Pellegrini, Abraham, Zaniolo) dopo 15' era disperso fra tribuna, panchina, infermeria e Turchia."


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


CORRIERE DELLO SPORT - I. ZAZZARONI

Dybala sotto flessori; Pellegrini in panchina insieme a Matic, entrambi per precauzione; Abraham con la febbre eppure in campo prima di essere fatto fuori – involontariamente – da Mancini; Smalling ammonito e solo virtualmente limitato. (...) Lo stesso Mourinho influenzato; a completare la lista, il suo secondo Foti squalificato fino al primo marzo. E allora dentro alcuni survivor, i resti del mondo Roma, più l’esordiente dal primo minuto Solbakken, preso da Pinto (un merito) e non richiesto dal tecnico che s’era dato tutto il mese di gennaio per capire se tenerlo o prestarlo. (...)  I punti conquistati, strappati sempre con tanta sofferenza e il gioco che la squadra può permettersi, ma con un impegno commovente da parte di Bove ed , Mancini e Belotti, Cristante e Ibañez e Spinazzola, sono 44 e premiano soprattutto la professionalità e le conoscenze tattiche di Mourinho. Lui, il Migliore, non ha bisogno di essere difeso, ha sempre fatto tutto da solo e bene. L’arrivo di Mourinho a Roma è la cosa migliore fatta dai Friedkin in questi anni, subito dopo il versamento di 800 milioni. (...)



LA REPUBBLICA - P. CONDO

(...)  Il turno 23 non ha portato sei punti soltanto alle milanesi, ma anche alle romane, che hanno gestito bene i duelli contro rivali angosciate: Immobile ha rovinato il ritorno in Italia di Paulo Sousa, Solbakken ha segnato al Verona un gol bello e decisivo, da manuale del centravanti. Il che rincuora Mourinho nella domenica in cui il poker d'assi di inizio stagione (Dybala, Pellegrini, Abraham, Zaniolo) dopo 15' era disperso fra tribuna, panchina, infermeria e Turchia. (...)


IL GIORNALE - T. DAMASCELLI

Tosta la partita tra Roma e Verona, arbitraggio di Sozza scadente ai massimi, in linea con la mediocrità della categoria, solita grandiosa prova di Smalling (il Manchester United lo mollò per prendere, a 87 milioni, Maguire!), vittoria con gol di Solbakken, Mourinho ha perso Abraham, uscito con il volto tumefatto, giallorossi in affanno evidente, terzi con il Milan ma sono sempre diciotto i punti dal (...)



IL TEMPO - T. CARMELLINI

Decide lui, l'ultimo arrivato alla prima uscita da titolare approfittando delle tante assenza che hanno costretto Mourinho a fare scelte inusuali. Solbakken risponde presente alla chiamata del tecnico e decide la sfida dell'Olimpico, per la 23esima volta sold out, con il suo primo gol in serie A. Un successo che fa rifiatare il gruppo giallorosso, perché la partita del giovedì sulle gambe si sente eccome. Motivo ulteriore per dar spazio a chi finora ha giocato meno, oltre alle assenze pesanti imposte dall'infermeria. Senza Dybala e Pellegrini infortunati, Mourinho perde anche Abraham dopo quattordici minuti: l'attaccante esce con il volto insanguinato per un taglio all'arcata sopraccigliare dopo uno scontro di gioco (lo scarpino che gli apre la faccia è quello del compagno di squadra Mancini). Dentro Belotti che non farà rimpiangere l'inglese, giocando una buona gara se non sempre di qualità, sicuramente di quantità: anche per lui la prima quest'anno da titolare. A Mourinho stavolta gira tutto per il verso giusto. Spinazzola, anche lui al rientro dall'inizio dopo quasi un mese, esce da migliore in campo: tanta qualità, accelerazioni vecchio stile, voglia di segnare e quel tacco «gioioso» che manda in porta il norvegese. Che fa un gol da attaccante vero. Ma tutti quelli chiamati in causa, hanno risposto positivamente. Karsdorp, dopo la pace col tecnico, si riprende quella fascia: ma è chiaro che è ancora lontano anni luce da quello migliore. In mezzo Cristante padrone assoluto, gioca una partita di quantità e qualità come un veterano che prende la squadra per mano e la porta fin sotto al traguardo. Al suo fianco un giovane volonteroso, Bove, che esce stremato perché è di quelli che danno tutto, anche se non sempre con la giusta lucidità: comunque promosso a pieni voti. Nel complesso Mourinho torna a casa soddisfatto perché è riuscito a trasformare questo gruppo in una squadra, ora solida che può dire la sua in questa corsa ancora apertissima. Con questo successo la Roma aggancia il Milan al terzo posto in classifica e può dedicarsi al prossimo appuntamento in programma giovedì prossimo, sempre all'Olimpico, contro il Salisburgo per andare avanti in Europa League. C'è da recuperare il gol-beffa incassato in Austria, ma con questa mentalità e con questa voglia tutto è possibile. Mourinho docet.