La penna degli Altri 07/02/2023 07:45
Agguato ultras, il rischio è una guerriglia d'Europa
Lo striscione è l'anima di un gruppo ultras e rubarlo ai rivali significa letteralmente strappargliela a morsi dal petto. «Se lo vediamo domenica al Maradona, scoppia la guerra civile» minacciano alcuni romanisti nelle chat e sui blog convinti che i mandanti dell'agguato di sabato sera a Roma, compiuto dai fan della Stella Rossa, siano proprio i rivali partenopei, con i quali i serbi sono gemellati. Ieri il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato alla riunione del Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, raccomandando «massima attenzione» alla polizia.
Dopo Roma-Empoli, 40 serbi hanno assalito con manganelli e bastoni alcuni componenti del gruppo Fedayn per rubare il loro striscione. Due persone sono finite in ospedale, una è ancora sotto osservazione per un ematoma cerebrale. Portata via anche la "pezza" gigante con la scritta "Brigata Roberto Rulli"', il fondatore del gruppo, che campeggia sempre in Curva Sud. I supporter della Stella Rossa si trovavano a Milano per la partita di basket contro l'Olimpia. Una prima informativa della Digos è già arrivata in procura e ora si temono ritorsioni nei confronti dei serbi residenti a Roma, mentre il sindaco Gualtieri ha chiesto di «rafforzare la sicurezza e il presidio del territorio».
Per dare subito una risposta, domenica notte i Fedayn hanno incontrato gli ultras della Lazio nella propria sede al quartiere Quadraro. Durante il summit, potrebbe essere stato concordato un piano d'azione per vendicare l'attentato. Secondo i romanisti, la responsabilità dei napoletani sarebbe quella di aver aiutato i serbi nella logistica. Versione che i tifosi azzurri hanno smentito nei primi interrogatori della Digos, dichiarandosi estranei ai fatti.
Tante tifoserie hanno espresso solidarietà ai Fedayn e ora c'è il rischio che ultras di diverse città si mettano in viaggio verso Belgrado per vendicare insieme «un attacco giudicato unilateralmente vigliacco ed estraneo ai valori della cultura ultras», come è stato definito in un comunicato diffuso da fonti anonime. Tra l'altro, i romanisti hanno un'amicizia con i tifosi della Dinamo Zagabria, croati e quindi nemici storici dei serbi della Stella Rossa. Le mappe del tifo aprono scenari inquietanti di possibili guerriglie in tutta Europa.
(Corsport)