La penna degli Altri 28/01/2023 08:16

Vite spezzate: uniti dalla passione per Totti, la Roma e le arti marziali

totti

IL TEMPO (E. RICCI) -  Legati da una lunga amicizia e da tante passioni. Le vittime del terribile incidente stradale avvenuto la notte tra giovedì e venerdì su via Nomentana, erano giovanissime e avevano tanti sogni. Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, a breve avrebbero compiuto 22 anni. Giulia Sclavo ne aveva 17, Flavia Troisi invece 17 anni li aveva appena compiuti. Le sei persone a bordo della Fiat 500, che si è ribaltata, tornavano proprio dalla festa di compleanno di quest'ultima, trascorsa nel locale DK 33 a Fonte Nuova.

Quattro di loro sono morti sul colpo e sono stati estratti dalle lamiere, Giulia Sclavo e Leonardo Chiapparelli sono stati invece sbalzati fuori dall'abitacolo. La ragazza è morta poco dopo l'arrivo al Policlinico Umberto I, Leonardo Capparelli invece, 22enne di Guidonia Montecelio, ricoverato all'ospedale Sant'Andrea, è in condizioni gravissime ma sarebbe fuori pericolo. Doveva essere una serata di festa che però si è trasformata in tragedia. Valerio, Simone e Alessio, erano amici da sempre. Simone e Alessio erano anche cugini e condividevano la passione per il calcio e per la Roma, con il mito di .

Erano tutti e tre di Tor Lupara. Alessio Guerrieri studiava architettura all'università di Tor Vergata, dove Simone Ramazzotti era uno studente di fisioterapia. Valerio Di Paolo invece era uno sportivo con la passione per le arti marziali. Probabilmente alla guida dell'auto, intestata a sua madre, vi era lui. Avevano organizzato una serata nel locale per festeggiare il compleanno di Flavia Troisi, la vittima più giovane. Flavia lavorava con il papà e la sorella come cameriera in una pizzeria a Ponte Milvio. Su sua sorella aveva pubblicato scatti felici dei tre sul posto di lavoro la vigilia di Natale. E infatti Flavia è ricordata da chi la conosceva come una ragazza felice, solare e che amava il lavoro.

Giulia Sclavo è morta poco dopo l'arrivo al Policlinico Umberto I. Le sue condizioni erano da subito apparse gravi e i sanitari hanno fatto di tutto per salvarla, purtroppo però, non c'è stato niente da fare. Figlia di un istruttore subacqueo, anche lei amava il mare e viveva a Fonte Nuova.

La morte dei 5 giovani ha lasciato un'intera comunità sotto choc.