La penna degli Altri 23/01/2023 10:45

Una Roma formato Champions

spezia-roma abraham

La Roma di Mourinho è questa. Cinica, essenziale e pragmatica, quanto basta per archiviare con il minimo sforzo la pratica SpeziaAl Picco finisce 2-0 senza particolari patemi, con i giallorossi che si confermano ancora una volta squadra da trasferta (21 punti in 10 gare). Il canovaccio della Roma è il solito: aspetta, fa giocare male l'avversario, produce lo stretto necessario, subisce poco e nulla ma poi, al 90°, alzi lo sguardo e leggi sul tabellone: 1-0. O come ieri 2-0. Tre punti che per una notte permettono di raggiungere l' al terzo posto e evitare che l'odore acre della polemica per quanto sta accadendo con Zaniolo si mischi al profumo inebriante della A conti fatti bastano due errori degli avversari per vincere una gara che lo Spezia ha provato a giocarsi, nonostante le numerose assenze. È bastato soltanto aspettare. Anche perché lo Spezia, nonostante il possesso palla, senza Nzola è totalmente privo di profondità. Il problema della Roma invece è per lunghi tratti il ritmo.

Matic (Pellegrini viene tenuto a riposo) parte male, perdendo un paio di palloni e fatica a riprendersi. Cristante ha quasi sempre Ampadu pronto a tallonarlo, il che costringe sia Dybala che a indietreggiare sulla linea di metà campo, lasciando da solo Abraham in mezzo ai tre difensori di Gotti. Sulle fasce, poi, Celik sbaglia qualche scelta di troppo mentre Zalewski dimostra di avere più gamba. Ne scaturisce una partita bloccata che diverte poco. I sorrisi arrivano però tutti insieme, a cavallo dei due tempi.

Al 44' dopo un'azione di calcio d'angolo, lo Spezia si fa trovare scoperto. Smalling se ne accorge e lancia lungo per Abraham che corregge di testa per El Sha, che scambia con Dybala: Paulo, sul ritorno di Hristov, serve il che di piatto segna il più semplice dei gol. Nemmeno il tempo di tornare in campo, Esposito, entrato al posto di Hristov, si fa intercettare un passaggio orizzontale da Dybala che serve subito Abraham che lascia sul posto Caldara con due tunnel consecutivi e in uscita non lascia scampo a Dragowski. E il minuto 49: la partita è finita in anticipo. Perché lo Spezia generosamente ci prova fino alla fine, ma Rui Patricio non compie una parata che sia una, portando a 9 (7 in campionato) le partite senza aver subito reti.

Nota di merito va alla premiata ditta Tammy-Paulo che ancora una volta lascia il segno portando in 6 partite l'argentino a segnare 5 reti e dispensare 4 assist mentre l'ex Chelsea (al sesto gol stagionale, sempre lontano dall'Olimpico) a quota 3 sia per marcature che per passaggi vincenti. Fa dimenticare per una notte il nervo scoperto legato a Zaniolo. Un caso da risolvere entro il l' febbraio. Un caso che per Mourinho non esiste perché alla fine il calciatore rimarrà. Se sarà così, si aprirà un altro capitolo. Perché poi bisognerà reintegrare non tanto Nicolò nello spogliatoio quanto fargli fare pace con la tifoseria.

(Il Messaggero)