La penna degli Altri 15/01/2023 10:32

Stretta dopo la guerriglia: i tifosi di Roma e Napoli due mesi senza trasferte

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Gli scontri di domenica scorsa, quando l'uscita nord dell'area di servizio Badia al Pino in provincia di Arezzo è diventata un campo di battaglia per le tifoserie di e Roma, hanno portato a un provvedimento severo. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha firmato il decreto che blocca per due mesi, a partire da ieri, le trasferte per i tifosi di e Roma. Le prime due a saltare saranno quelle di Salerno, per il derby campano, e La Spezia. Poi, il 29 gennaio, niente tifosi della Roma proprio per la sfida al Maradona di . Una scena che si ripeterà tre giorni più tardi, il 1° febbraio, quando sono in programma i quarti di Coppa Italia (i giallorossi affronteranno la vincente di -Cremonese).

Era dal 2014 che il Viminale non prendeva una decisione del genere. Attesi pure tanti Daspo, anche 150, per coloro che sono stati coinvolti direttamente. Per due mesi, ha spiegato Piantedosi, saranno chiusi i settori ospiti degli stadi dove giocheranno le due squadre e sarà vietata la vendita di biglietti a chi risiede nelle province di e Roma. Troppo alto il «concreto pericolo che tali comportamenti possano ripetersi, con conseguenti rischi di grave pregiudizio per l'ordine e la sicurezza pubbliса».

La sanzione punisce però una collettività - i tifosi di entrambe le squadre, anche quelli sani - per la responsabilità di alcuni singoli. Ma al Viminale avvertivano la necessità di una sanzione che andasse incontro all'opinione pubblica. Anche perché nonostante le Digos di , Roma e di Arezzo siano a lavoro, studiando filmati e immagini per identificare quante più persone possibile, il riconoscimento non è semplicissimo. La procura di Arezzo comunque va avanti con l'inchiesta, che ha prodotto sin qui quattro arresti. Il primo, il romanista Martino Di Tosto, subito dopo gli scontri si è presentato in ospedale perché ferito alla gamba con un'arma da taglio. È l'unico per il quale il gip ha convalidato l'arresto. Per altre tre persone, due romanisti e un napoletano, che sono state fermate nei giorni successivi dalla polizia, le convalide non ci sono state e sono stati rimessi subito in libertà. Per i due ultrà della Roma si è giudicato che fosse trascorso troppo tempo per applicare l'arresto.

(La Repubblica)