La penna degli Altri 06/01/2023 08:02
Roma e Lazio, serve una svolta: la Champions non aspetta più
Roma e Lazio scrutano la vitale zona Champions che si avvicina e poi scappa. La squadra di Sarri ha momentaneamente perso il quarto posto, quella di Mourinho è in lieve risalita - ha appena agganciato la Lazio al quinto - ma zoppica. La Roma e la Lazio hanno ripreso a sognare i propri obiettivi ma con le stesse problematiche e gli stessi pregi di sempre: i giallorossi faticano a fare gol ma mantengono una solidità difensiva confortante, i biancocelesti evidenziano allarmanti cali mentali, ma possono (ri)contare sulla vena sotto porta di Immobile. Le altre danno l'impressione di essere più fresche, più belle. Con le qualità che sono superiori ai difetti.
La Roma ha la necessità di risvegliare (o ritrovare, vedi Wijnaldum) i suoi uomini di qualità, Zaniolo ad esempio, di recuperare a pieno Dybala, di giocare un calcio più fluido, più dominante e meno scolastico. I numeri parlano chiaro: la Roma solo due volte ha vinto con più di due reti di scarto, con il Monza (3-0) e con il Verona (1-3). Sono quattro i successi per 1-0, i 2-1 invece sono tre. Le squadre di Mourinho difficilmente straperdono: è successo solo una volta, a Udine (4-0), mentre anche con le altre big sono arrivate sconfitte di misura, Napoli, Atalanta e Lazio, tutte e tre per 1-0.
Mourinho deve lavorare sull'equilibrio tra le due fasi: se è vero che la Roma soffre ma difficilmente prende gol (solo 14 in campionato), è altresì vero che segna troppo poco (18 reti in campionato) per ambire a grandi traguardi, meno di Salernitana, Bologna e Udinese, che non sono concorrenti per la Champions. Le altre big sono tutte sopra i venti. Nella Roma fa gol solo Dybala, che è entrato in 8 dei 18 gol segnati, con tre assist e cinque reti: Abraham non è pervenuto (tre gol, tutti in trasferta), Zaniolo è inchiodato a uno l'unica rete in campionato e anche nel ruolo di centravanti non ha dato segni di ripresa. Mancano le reti di Pellegrini, che non sta riproponendo i numeri della passata stagione: solo due in A, rispetto ai cinque nelle sedici giornate del passato torneo.
(Il Messaggero)