La penna degli Altri 31/12/2022 09:26
Dybala e gli altri: la nuova Roma punta in alto
L'apparizione di Wijnaldum. I muscoli mondiali e ristabiliti di Dybala, da gestire come il bene più prezioso del pianeta. La paternità di Abraham, magnete, si spera, determinante per riscoprire il Tammy da ventisette gol nella sua prima stagione italiana. I potenziali effetti speciali di Zaniolo che, magari, alimentati da un contratto che ritarda, possono tornare a essere da Oscar. Spinazzola che ritorna se stesso. Il ritorno al passato di Zalewski, quello della sua prima stagione nel calcio dei grandi quando ha fatto capire di poterci stare e pure bene. La novità vichinga di Solbakken, conquistato da Roma e dai suoi tifosi, ora tocca a lui conquistarli. Matic che si ricorda di essere Matic. Il possibile ritorno a casa di Frattesi per una botta di brillantezza, velocità, coraggio, tre elementi che mancano come il pane alla manovra giallorossa. E poi il santone José da Setubal, nessuno come lui sa come si vince. Il risultato si legge margini di miglioramento della Roma mourinhana. Che si sta preparando ad affrontare il nuovo anno con l'obiettivo di tornare ad ascoltare in campo la musichetta della Champions League che, per il solo girone di qualificazione, vorrebbe dire cinquanta milioni di euro che sarebbero ossigeno puro per le casse giallorosse.
Non c'è una squadra in Italia, almeno tra quelle che puntano a uno dei primi quattro posti, che possa ripresentarsi al via del torneo di clausura con così tanti margini di crescita come la Roma dello Special One. Forse si potrebbe dire la Juventus, Pogba, Di Maria, Chiesa, Vlahovic, fin qui quasi del tutto assenti, ma è anche vero che le vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo la vecchia signora, possono costituire un freno importante. In ogni caso, però, la Roma che ripartirà contro il Bologna il quattro gennaio nel solito Olimpico da sold out, rimane la squadra che può legittimamente sperare di avere quei margini di crescita in grado di garantire il di più che serve per tornare, gradualmente, a pensare in grande. Magari immaginando una Roma diversa, una linea a quattro difensiva, un centrocampo a tre, un trequartista e due punte (o viceversa). Ma a questo ci deve pensare Mou. Del resto, chi meglio di lui?
(Piero Torri - La Repubblica)