La penna degli Altri 20/11/2022 11:25
Salva-calcio: Lotito bracca La Russa. E lui: “Mi attivo io"
Giovedì pomeriggio, interno Senato. Claudio Lotito, neo senatore di Forza Italia, presidente della Lazio e appena eletto vicepresidente della commissione Bilancio, bracca il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Vuole parlare con entrambi per perorare una causa di molti presidenti delle società di calcio: evitare il default entro fine anno. Il 16 dicembre, infatti, questi devono pagare una cartella esattoriale da almeno 500 milioni. Solo che, con questa imposta, almeno dieci squadre andrebbero in grande difficoltà e due sono a rischio punti di penalizzazione in classifica. Così i presidenti di Serie A (esclusa la Fiorentina) chiedono un nuovo rinvio e Lotito si fa loro portavoce.
Il governo ha già inserito nell’ultima bozza del decreto Aiuti quater una miniproroga, spostando la scadenza al 22. Il vero obiettivo, però, è guadagnare tempo per infilare il rinvio nella legge di Bilancio. E qui entra in campo Lotito. Durante la conversazione, La Russa non capisce subito la questione e gli chiede: “Di quanti soldi hai bisogno? ”, riferendosi a lui in quanto presidente della Lazio. A Lotito non servono soldi, ma che quell’emendamento venga sbloccato, così insiste e chiede a La Russa: “Chiama Giorgetti e Leo (viceministro all’Economia, ndr)”. La risposta del presidente del Senato è emblematica: “Sì sì, mi attivo io, non ti preoccupare”.
Successivamente, il presidente del Senato confermerà l’accaduto, ma facendo un passo indietro: “Non me ne occuperò: non è il mio ruolo”.
(Il Fatto Quotidiano)