La penna degli Altri 08/10/2022 09:35

CRISTANTE: "Quando hanno annunciato Mourinho nessuno pensava fosse vero. L'obiettivo è tornare in Champions, Lampard il mio idolo"

Cristante

SPORTWEEK - Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha rilasciato una lunga intervista all'inserto settimanale de La Gazzetta dello Sport dopo le anticipazioni di tre giorni fa. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni tra obiettivi stagionali, Mourinho e Nazionale:

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Al Milan, da ragazzo, ha giocato con campioni del calibro di Ibrahimovic. L’ha aiutata?
«Certo. Ho avuto la fortuna di esordire in una squadra dove c’erano tanti fuoriclasse, e tutti più o meno dai trent’anni in su. Ho imparato molto da loro».

Ibra è un giocatore che metteva pressione?
«Sì, era così e immagino che ora sia lo stesso. Spronava sempre a dare il massimo».

Poi Benfica, Palermo,. Si è mai sentito sottovalutato?
«No,ho fatto il percorso che fanno tutti i ragazzi più giovani. L’esperienza all’estero la rifarei».

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Qual è il suo sogno?
«Vincere la ».

Da ragazzo aveva un giocatore di riferimento?
«Frank Lampard era quello che seguivo di più».

Lei sta per rinnovare il contratto. A pelle, ha la sensazione che vincerete altri trofei dopo la Conference?
«Questo è l’obiettivo. Qualcosa è cambiato. Con il mister e la società, si percepisce una voglia diversa, più concretezza. Mourinho ha portato la sua voglia di vincere, sa come farlo e ce lo sta trasmettendo».

Qual è stata la vostra reazione quando avete scoperto che Mourinho sarebbe diventato il vostro allenatore?
«Credo fossimo tutti in pullman. Nessuno pensava potesse essere vero, anche perché non era trapelato nulla. Poi siamo stati felici, ovvio».

Quando lei arrivò alla Roma dall’Atalanta, era il centrocampista più prolifico della Serie A. Rimpiange i tempi in cui giocava più avanzato?
«Mi piaceva, ma dipende dalle esigenze. Quando sono arrivato forse era più facile, per una questione di ambientamento, giocare davanti e segnare di più. Se fai gol, va tutto meglio. Ma sto bene anche nel mio ruolo, attuale, non ho nostalgia».

Quando si parla di scudetto è esagerato?
«L’obiettivo è tornare in . Siamo una squadra forte. Abbiamo un allenatore che sa vincere e il nostro obiettivo deve essere quello. Dobbiamo fare le cose con calma, continuando a crescere nel percorso».

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La tristezza per il Mondiale mancato resta?
«Rimane una delusione grandissima, ma arrivare alle finali di Nations League è bello. Serve per ricreare un ciclo».

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Chi vince il Mondiale?
«L’Argentina è molto forte, la vedo bene. Poi c’è Dybala. È forte, lo sapevamo già. Siamo stati contentissimi del suo arrivo, fa la differenza e ci darà una grossa mano. D’altronde, abbiamo costruito un’ottima squadra, abbiamo vinto un trofeo, siamo migliorati tanto quindi non è stata una sorpresa che potesse scegliere noi».