La penna degli Altri 24/09/2022 08:33
L’Italia s’è desta
IL TEMPO (S. PIERETTI) - I Maestri inglesi finiscono ancora dietro la lavagna. Una Nazionale orgogliosa e battagliera batte di misura l’Inghilterra grazie a uno splendido gol di Raspadori e condanna i britannici alla Serie B della Nations League. Il ct Mancini cambia modulo tagliando un vestito sartoriale alla sua squadra; la difesa a tre funziona benissimo, sulle fasce non soffriamo, il centrocampo tiene e l’attacco fa il proprio dovere. È un successo incoraggiante, che lascia aperto uno spiraglio per conquistare la Final Four di Nations League: bisogna vincere l’ultima sfida a Budapest contro l’Ungheria, che ha battuto anche la Germania a domicilio. L’Italia parte bene: gioca con apprezzabile intensità e sfrutta lo schieramento spregiudicato degli inglesi che scelgono - come gli Azzurri - uno schieramento difensivo con tre uomini. La formazione di Mancini al primo affondo è già pericolosa; Di Marco affonda sulla sinistra e crossa dalla linea di fondo, Scamacca - sul secondo palo - impegna Pope con un colpo di testa insidioso. Dall’altra parte la manovra inglese è molto lenta; Dier non ha una buona lettura del gioco, non fanno meglio Walker e Meguire. In mezzo al campo Rice e Bellingham sono sempre in inferiorità numerica, sugli esterni James e Saka sono controllati a vista da Di Marco e Di Lorenzo, mentre il tridente offensivo contende palla su palla ai tre difensori centrali italiani. L’avvio frizzante degli Azzurri svanisce pian piano, gli inglesi - dopo un inizio disordinato - si ricompattano in fase di non possesso chiudendo gli spazi con tutti gli effettivi. L’Inghilterra prova a sfruttare senza successo un paio di occasioni sui calci piazzati, l’Italia gioca con grande attenzione in fase di non possesso, ma quando bisogna impostare il gioco non trova spazi, né idee; Raspadori prova a giocare tra le linee, si abbassa, cerca spazio sugli esterni senza riuscire a incidere, Scamacca è prezioso nel gioco di sponda, ma non sempre i compagni hanno la capacita di sfruttarlo nelle ripartenze. La ripresa ricomincia con buona intensità; Bonucci deve subito spendere un’ammonizione per stendere Sterling lanciato verso l’area italiana, poco dopo il capitano azzurro si riscatta intervenendo tempestivamente in area su Kane dopo un errore di Toloi. Ma l’Italia rischia poco e non concede nulla; la squadra di Mancini continua ad andare in pressione complicando la manovra inglese, e prova a colpire giocando alle spalle della difesa britannica. Il vantaggio azzurro arriva al 68’: lancio millimetrico di Bonucci per Raspadori che controlla perfettamente, aggira Walker e piazza un gran destro a fil di palo. L’Inghilterra reagisce con coraggio, attacca a testa bassa, inizia a minacciare la porta italiana in maniera significativa; Kane ci prova due volte, e per due volte sbatte contro il muro di Donnarumma. Ma gli Azzurri ci sono ancora; Gabbiadini fallisce il raddoppio calciando sul portiere, poi Di Marco - sullo sviluppo dell’azione - colpisce clamorosamente il palo. Nel finale gli inglesi ci provano ancora, ma l’Italia non molla mai: sa giocare, sa soffrire, sa ancora vincere.