La penna degli Altri 28/08/2022 10:59

IL PUNTO DELLA DOMENICA - DI CARO: "I giallorossi devono lavorare sulla difesa a 4" - SCONCERTI: "Juve e Roma due squadre inespresse"

IL PUNTO DEL LUNEDI

La Roma esce dall'Allianz Stadium con un punto prezioso grazie alla zuccata di Tammy Abraham. Dopo un primo tempo difficile, i giallorossi si ritrovano nella ripresa: "La Roma è apparsa spezzata in due nel 7-3 schierato da Mourinho. Con tre difensori centrali, due terzini come esterni e una coppia di mediani da battaglia e molto simili. Nella ripresa il ritmo è calato, Mourinho ha strigliato la squadra e l’ha rimessa in campo con un più propenso a fare gioco", il pensiero di Andrea Di Caro. Una gara ripresa grazie alle intuizioni di Mourinho dalla panchina, chiosa Ivan Zazzaroni: "Decisive, per ridurre le distanze, sono state comunque le sostituzioni di Mou subito dopo l'intervallo: l'ingresso di Zalewski e per Mancini e Spinazzola, nell'occasione sfasato, e la nuova impostazione ( senza palla, con) hanno garantito alla Roma una migliore copertura del campo e un po' più di sicurezza"


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


A. DI CARO - LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il match clou -Roma è finito con un pari bugiardo. Per un tempo i bianconeri hanno dominato e potevano andare al riposo con uno scarto maggiore rispetto all’1-0 di Vlahovic. Nonostante le tante assenze la ha aggredito dall’inizio, tenuto un ritmo alto, creato e giocato bene. Mettendo in evidenzia un ottimo Miretti. La Roma è apparsa spezzata in due nel 7-3 schierato da Mourinho. Con tre difensori centrali, due terzini come esterni e una coppia di mediani da battaglia e molto simili (Cristante e Matic) la Roma ha subito a lungo e mai innescato Pellegrini, Dybala e Abraham. Nella ripresa il ritmo è calato, Mourinho ha strigliato la squadra e l’ha rimessa in campo con un più propenso a fare gioco. Il pari è arrivato su un episodio quando la gara era più equilibrata. Le assenze di Wijnaldum e Zaniolo hanno tolto giocatori in grado di regalare strappi in verticale. La Roma ha bisogno di più uomini in mezzo al campo. Lavorare sulla difesa a quattro, recuperando un giocatore in mezzo non potrebbe essere la soluzione? Il resto devono farlo il giusto atteggiamento, l’intensità e le idee di gioco che ieri non si sono proprio viste. Che partita aveva preparato la Roma? Il pari è utilissimo a Mourinho ma molto più ben augurante per Allegri. Perché non conta solo il risultato, ma anche come arriva.



M. SCONCERTI - CORRIERE DELLA SERA

La ha giocato bene, d'istinto e corsa nel primo tempo quando aveva davanti una Roma timida e scossa dal gol preso subito. Ma non è mai riuscita a diventare pericolosa. (...) La costruisce poco, in attacco gioca solo sul secondi palloni. Crescerà, non con , che è un altro ottimo mediano, non uomo da rifinitura. Meglio la Roma nel poco che si è visto in partita. Almeno ha uomini corretti nei posti giusti. Ma anche la Roma non è riuscita a essere pericolosa. Ancora una volta ha segnato di testa su calcio d'angolo. Su azione pura quasi niente. Due squadre che andranno certo avanti, ma ancora inespresse, non complete. Ordinate e tiepide. II tema è proprio questa incompletezza generale. Si dirà che è normale in estate, ma la condizione è uguale per tutti, la differenza tecnica si dovrebbe già notare.



I. ZAZZARONI - CORRIERE DELLO SPORT

Avrei voluto assistere a un'altra partita. Una più bella, divertente, meno sporca e frammentata. A caldo, mi sono confrontato per i siti dei rispettivi quotidiani con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago: pensavo di avere ecceduto in severità, ma Mourinho mi ha tolto il dubbio ammettendo di essersi vergognato del primo tempo della sua squadra. Indecente, l'aggettivo che ho usato per descrivere la frazione, per merito quasi esclusivo della Roma che ha giocato a lungo al coilliario, rifiutandosi di assumere una forma riconoscibile: il gol di Vlahovic al secondo minuto l'ha stordita al punto che ha impiegato quasi un'ora per riprendersi. L'hanno tenuta in superficie il 2-0 annullato dal Var e soprattutto la notevolissima prova di Smalling e Ibañez. Decisive, per ridurre le distanze, sono state comunque le sostituzioni di Mou subito dopo l'intervallo: l'ingresso di Zalewski e per Mancini e Spinazzola, nell'occasione sfasato, e la nuova impostazione ( senza palla, con) hanno garantito alla Roma una migliore copertura del campo e un po' più di sicurezza. Il punto (d'oro) l'ha portato l'arma impropria dei giallorossi, le palle inattive, in particolare gli effetti dei calci d'angolo valorizzati dalla precisione di battuta di Pellegrini e Dybala. Proprio Dybala si è inventato una correzione al volo dal secondo palo che si e trasformata in un assist al bacio per Abraham. Che all'argentino - un bacio vero - l'ha subito rispedito. (...) La Roma non ha ancora avuto il miglior Dybala, che Mou continua giustamente a proteggere. Ieri non era sereno: alla ricerca di momenti in cui la sua qualità si mette a scintillare, aveva una gran voglia e bisogno di fare e strafare, ha lottato anche se non è nato per lottare, e quando ha scelto la semplicità ha mosso i compagni. l'assist gli vale la sufficienza. Un anno fa, dopo tre partite, Mou era primo con 9 punti (, Salernitana fuori e battuti, ma due in casa e una in trasferta). Oggi i punti sono due in meno, la squadra ha però una differente consapevolezza di sé perché conosce molte più risposte, più qualità ed è uscita con un pari dall'Allianz. (...)



A. AUSTINI - IL TEMPO

Un urlo di liberazione atteso per dodici anni. Nello stadio che aveva sempre visto perdere la Roma da quando era stato inaugurato nel 2011 - tranne una vittoria in una partita di fine campionato senza troppo senso - i giallorossi portano via un punto da casa della . Con fortuna,cinismo,carattere. Ma serviva non perdere la gara che da sempre ridimensionava le ambizioni di vertice e non è un caso che ci sia riuscita la squadra allenata da Mourinho. Il più onesto alla fine nel riconoscere il «cu.. della mad....» avuto da suoi che hanno chiuso il primo tempo sotto soltanto di un gol, l’allenatore esce dall’Allianz Stadium con la faccia di chi sa quanto sia importante questo pareggio, il primo in 14 gare giocate qui. Per 68 minuti la Roma ha fatto sostanzialmente il solletico a una delle migliori versioni della 2.0 di Allegri, più pronta da ogni punto di vista. Dalla punizione sotto al sette dopo appena un minuto di Vlahovic, all’esuberanza giovanile del sorprendente Miretti, passando per l’impatto fisicodi Rabiot e la concentrazione di Bremer, i bianconeri hanno dominato il primo tempo, segnando anche il raddoppio con Locatelli. Ma è qui che la partita è davvero girata e lo si deve all’esistenza della Var:Vlahovic aveva stoppato di braccio il pallone a inizio azione e la tecnologia ha riportato giustizia cancellando la svista di Irrati. I giallorossi hanno comunque faticato a entrare nel match per un’ora abbondante. Scarichi mentalmente («mi vergognodi essere il vostro allenatore» l’urlo di Mourinho nello spogliatoio all’intervallo), slegati in campo, con tutti i giocatori di qualità spenti (Pellegrini, il grande ex Dybala e Abraham) e senza alcuno spunto degno di nota dalle fasce. I cambi del portoghese, uniti alle sue parole che hanno scosso l’anima dei giocatori, hanno aiutato, pian piano, la Roma a guadagnare campo,anche grazie a un calo alla distanza dei rivali. Ripartiti con un , dove il terzino lo ha fatto Zalewski, i giallorossi hanno trovato il pareggio non appena i tre uomini di qualità di cui sopra si sonoaccesiall’improvviso:corner perfetto di Pellegrini, assist in acrobazia di Dybala e testata di Abraham nella stessa porta dove aveva segnato l’anno scorso, ma un istante dopo che Orsato aveva fischiato un rigore poi sbagliato da Veretout. Con Celik entrato nel frattempo a sostituire un imbambolato Karsdorp, Mourinho ha capito saggiamente che era il caso di puntare a tenersi il punto. Dentro Kumbulla per Dybala, nessuna occasione di rilievo per la che anzi ha rischiato di subire la beffa su un altro angolo della Roma.Ma chiedere una vittoria sarebbe stato forse troppo. E passare un’altra notte in testa alla classifica,seppure non da soli, va più che bene aspettando il ritorno di Zaniolo e l’arrivo di Belotti.