La penna degli Altri 27/08/2022 08:01

Dybala coi lupi fra pianti e rimpianti

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Il punto è: Dybala piangerà? E se sì, sarà di gioia o di malinconia, di rivalsa o di tenerezza, di emozione o di soddisfazione o magari di dolore, visto che Dybala ha già pianto molte lacrime e di ogni tipo? Ma se stavolta invece non piangesse, sarebbe perché la scorza da cui s’è fatto rivestire in questo inizio di nuova vita lo ha corazzato a livello emotivo, tant’è che sta imparando a guardare le cose con un minimo di durezza, con quel tocco di professionale disincanto che non aveva mai preso piede nel suo calcio spontaneo così amato dalla gente, mica solo juventina.  “Paulo ha faccia di bambino ma non lo è” diceva ieri Mourinho, richiamando a sua insaputa un vecchio giudizio di Allegri: “Dybala ha lo sguardo di un bambino, ma sa essere un killer“. Non per la spietatezza, ma per la lucida determinazione. Nel giorno del suo ritorno a Torino, con le ferite del distacco ancora aperte, Dybala ha senz’altro l’anima in tumulto, perché della era innamorato davvero e la separazione è stata un trauma.  Da allora, Dybala ha messo coperture e lucchetti al suo mondo interiore, anche se una furtiva lacrima gli è sfuggita anche la sera della festa romana tra le luci del Colosseo quadrato: lì ha riscoperto l’emozione liquida ma è riuscito, se non a trattenerla, almeno a contenerla. Questi giorni li ha vissuti sereno, l’ha confermato anche Mou, che lo sta proteggendo senza far finta di essere come un padre. Paulo ha voluto scrivere sui social un messaggio dolce corredato con una bella immagine di un Dybala in bianconero che abbraccia un Dybala giallorosso, o forse gli passa le consegne.

(La Repubblica)