La penna degli Altri 19/07/2022 08:30
Un uomo solo al comando
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Altro che «Special One», qui siamo proprio al «One Man Show». Un uomo da solo al comando che tutto fa e tutto decide... e lo fa da solo. Perché c’è l’intervento di Mourinho nell’affare che ha portato Dybala alla Roma, un colpo che ricorda per certi versi i grandi affari del passato. Ma allora erano interi staff a muoversi in sintonia, a lavorare a fari spenti, per piazzare il colpaccio. Qui invece lui, da solo, riesce a trasformare quello che la dirigenza giallorossa fino a qualche settimana fa definiva «un bluff colossale del quale tra qualche mese ci ricorderemo ridendo», in clamoroso colpo di mercato. Anzi NEL colpo di mercato. E così, un po’ come accaduto con Super Mario Draghi in politica, il brillare della sua stella ha messo in ombra tutti gli altri che stanno lì intorno. Comprimari che continuano a muoversi cercando di far aria ma alla fine non spostano più niente... o quasi. Perché lui, l’illuminato, copre tutti i ruoli, dal mercato alle operazioni più piccole all’interno del club: decide le trasferte estive da fare, gli avversari da affrontare e addirittura se i media interni possono postare o meno foto e video degli allenamenti sui social. Non possono! Anche lui, come l’attuale premier in Parlamento, agli altri non fa toccar palla se non per dire «sì» a cosa già fatte: e non ha bisogno nemmeno del voto di fiducia perché dalla sua parte ha la «maggioranza» assoluta, quella dei Friedkin che lo hanno fortemente voluto a Roma e che mettono i soldi per accontentarlo. Al General Manager Tiago Pinto, suo malgrado, restano così le altre operazioni di mercato, perché tanto quando c’è da fare il colpo, se non ci pensa Mou a chiamare Dybala personalmente, l’affare non solo non decolla ma non inizia nemmeno a rullare sulla pista e magari rimane un bluff. Dice: lo aveva chiamato anche Spalletti per portarlo al Napoli (che tra l’altro gioca pure la Champions). Appunto, ma Dybala ha scelto Roma: un motivo ci sarà... o no!? E anche con i Friedkin deve essere andata allo stesso modo, perché quando Mou chiede gli americani non possono far altro che dire «sì» e metter mani al portafogli. Ha vinto lui, ma soprattutto ha vinto la Roma che si ritrova a sorpresa con un gran giocatore in rosa. Uno di quelli in grado di fare la differenza, ma soprattutto di far sognare i tifosi e confermare quel processo di crescita ormai inarrestabile innescato dai texani. L’arrivo a sorpresa di Mourinho, il successo in Conference League e il «sì» di Dybala sono tre colpi che lasceranno il segno: a molti! E c’è ancora da sciogliere il nodo Zaniolo... la sensazione è che non sia ancora finita.