Nella giornata di ieri, poco prima del fischio d'inizio della sfida tra Roma e Portimonense, un tifoso giallorosso ha gridato a Mourinho "Mister portaci Dybala". Chissà se la richiesta non sia giunta dopo aver letto della telefonata di José all'argentino. Non sarebbe la prima e, questa volta, il contatto sembra esserci realmente stato.

Dieci giorni fa l'affare sembrava impossibile, mentre ora inizia ad essere tema di discussione giornaliero. Al momento il mercato della Roma è ancora fermo ed all'allenatore, che aspetta due centrocampisti ed uno o due attaccanti, non può far piacere. Dybala rappresenta l'occasione, la possibilità irripetibile di fare il salto di qualità prendendo un top player senza pagare il cartellino. L'ingaggio richiesto (6 milioni) può essere raggiunto con formule stile Abraham e Pellegrini, ovvero partendo da una base di 4,5 milioni più bonus. La Joya attende ancora l'Inter, ma nella telefonata di ieri Mourinho ha chiesto al ventottenne di tenere in considerazione la Roma qualora saltasse l'accordo con i nerazzurri. A Dybala è stato garantito che Sanchez lascerà Milano, ma fino a quando è disposto ad aspettare? Mourinho il suo l'ha fatto ed ora attende, consapevole che la partita si gioca sul tavolo dei soldi e delle competizioni (Champions League).

Pinto ha parlato con l'Atalanta di Muriel. A centrocampo si valuta il prestito di Wijnaldum, soprattutto se il PSG dovesse contribuire a pagare metà dello stipendio. Intanto si cerca di piazzare Villar al Monza per provare nuovamente l'affondo per Frattesi. Il gm, inoltre, deve cercare di cedere 15 esuberi: oltre allo spagnolo, ci sono anche Diawara (Galatasaray, Lecce ed Hertha Berlino), Calafiori (Monza, Cremonese e Sampdoria), Kluivert (Lione e West Ham) e Feratovic (Alanyaspor). Ci sono anche molti giovani in uscita (Coric, Riccardi, Bianda, Vicario, Morichelli, Providence e Louakima), oltre a Carles Perez e Darboe, che oggi sono in gruppo.

(Il Messaggero)