Se è vero che tutto è politica, il calcio anche in questo settore non può c’è ritagliarsi un ruolo di vetrina adesso anche le attività della Roma divengono argomento divisivo, facendo scendere in campo la sezione italiana di Amnesty International. Tutto è nato quando è stata annunciata l’amichevole col Tottenham in Israele. I primi a muoversi sono stati i Fedayn, che hanno esposto a Trigoria lo striscione: «In uno stato che occupa non può esserci amichevole», per poi ribadire lo stesso concetto in un altro striscione:«Tifiamo Intifada». Sui social, poi, si è mosso  Chef Rubio. Amnesty ha chiesto un incontro con la dirigenz aper spiegare il proprio punto di vista sulla questione palestinese, ma non è stato possibile trovare una data.Così il club ha chiesto un dossier all’associazione, che è stato recapitato a Trigoria. In attesa di scoprire che cosane penseranno i Friedkin, l’amichevole col Tottenham è andata in archivio, la questione israelo-palestinese purtroppo no.

(GaSport)