La penna degli Altri 13/06/2022 07:34

Pruzzo: “Terrei Zaniolo, se si rilancia con Mourinho vale molto di più”

Roberto Pruzzo

Roberto Pruzzo ha rilasciato un’intervista al quotidiano. Al centro delle parole dell’ex centravanti della Roma, il mercato della squadra giallorossa. Le sue parole:

Cosa serve alla Roma per migliorare?

Due centrocampisti e un attaccante. Bisogna vedere cosa vorranno fare di Zaniolo.

Con un’offerta da 50 milioni lo venderebbe?

Bella domanda. Se arriva qualcuno disposto a spendere quella cifra per Nicolò ci penso, ma poi va però preso anche uno che faccia più gol di lui.

Tipo?

Se incassi quella cifra e prendi Berardi e un altro centrocampista, i tifosi magari potrebbero apprezzare. Berardi è una garanzia. Gioca ormai stabilmente in nazionale, ha 27 anni e ha fatto più di 100 gol in Serie A. Tuttavia sono cinque anni che resta al .

Zaniolo non può arrivare almeno 15 reti stagionali?

Se non 15, può arrivare almeno a doppia cifra sui 10/12. Quest’anno è stato molto deludente.

Quindi Zaniolo lo terrebbe?

Alla fine, dopo averci pensato a lungo, dico di sì, anche se si dovesse presentare qualcuno con 50 milioni in mano. Non rischierei. Ha ancora due anni di contratto e se la prossima stagione lo rilanci puoi venderlo la prossima anche 50/70. Prima, però, va trovata un’intesa sul contratto che ormai dura da tempo. Magari i due gol in campionato possono diventare 12, la Roma rivaluta il giocatore e può giocare nel sistema di Mourinho o anche in un o .

Come giudica Matic?

Mi piace molto, è un calciatore esperto, di personalità, che ha giocato in grandi squadre come il Chelsea e il Manchester United e può reggere tranquillamente il confronto con la nostra serie A. Nel momento in cui hai lui, Cristante diventa il dodicesimo. Non sono una coppia.

Quindi serve anche un altro centrocampista?

Sì, serve uno che abbia più dinamismo, che sia capace di fare le due fasi. Un giocatore completo, in grado anche di regalare qualche gol alla mediana.

Il nome ideale?

Gundogan. Lui è una bella copia di Veretout, capace di interpretare il ruolo. Calciatore dinamico, conosce le due fasi e va al tiro. Oppure Ruben Neves del Wolverhampton. A differenza del tedesco, pur essendo dinamico non segna molto. Ma questo storicamente è il problema di molti centrocampisti portoghese.

(Il Messaggero)