La penna degli Altri 07/06/2022 08:16
La Roma parla solo inglese
La Roma a guida portoghese è british nell'anima e nella spina dorsale della squadra. Con l'arrivo di Matic, quello giallorosso è sempre più un gruppo formato Premier League, con Rui Patricio, Smalling, Abraham e ora il centrocampista serbo. Questo anche grazie al Decreto Crescita, che ha portato la tassazione sul reddito dal 45% a circa il 25% per i lavoratori/calciatori che non sono stati residenti in Italia nei due anni precedenti e che si sono impegnati a farlo per i due successivi. Dopo Matic, Mourinho è pronto al bis: l'Abraham della mediana, l'investimento che i Friedkin hanno deciso di regalare allo Special One, la Roma lo sta cercando nuovamente nel campionato inglese. Da mesi il club segue Douglas Luiz e Ruben Neves, entrambi in scadenza 2023: calciatori diversi, che però si sposerebbero perfettamente con Matic, sia in un 4-2-3-1 sia in un 3-5-2. Non è escluso che con il centrocampo da rifare si possa valutare se affondare il colpo su Bissouma, che per ora ha una valutazione ritenuta troppo alta. Per investire, però, bisogna vendere: Marsiglia, Lille e Milan sono interessati a Veretout, ma non si faranno subito sotto. Stesso discorso per Kluivert-Nizza, con il club francese che gioca al ribasso rispetto ai 14 milioni di euro iniziali.
A Trigoria dovranno fare anche valutazioni rispetto al monte ingaggi: a Zaniolo è stato offerto lo stesso contratto di Mancini, 3,5 milioni bonus compresi, ma bisogna capire cosa accadrà con Cristante, tentato da Juventus e Milan. La Roma ha intenzione di tenerlo, ma serve un'intesa sul rinnovo. I giallorossi non perdono di vista Frattesi e pensano anche a Mandragora come possibile sostituto di Cristante, se non dovesse essere trovato un accordo sul rinnovo: il centrocampista non sarà riscattato dal Torino e guadagna 1,5 milioni, come Solbakken, per acquistare il quale servirà un accordo con il Bodo.
(il messaggero)